GP Spagna, Horner: «Monaco deve adattarsi ai tempi»
31/05/2025 07:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Il Gran Premio di Monaco è un appuntamento unico nel calendario di Formula 1, un evento che unisce storia, prestigio e strategia. Mentre il dibattito sulla difficoltà nei sorpassi continua, la passione per questa gara resta intatta. È davvero possibile trovare soluzioni per rendere la corsa più spettacolare senza sacrificare la sua identità? Nel frattempo, le dinamiche di squadra e le strategie adottate dai team sollevano nuove discussioni su cosa significhi competere in questo sport.

Christian Horner ha evidenziato come, nonostante l’introduzione della doppia sosta obbligatoria, la gara sia rimasta sostanzialmente invariata, con pochi cambiamenti di posizione tra i primi dieci. Inoltre, ha sottolineato che le attuali monoposto, più grandi rispetto al passato, rendono ancora più difficile la possibilità di affiancarsi e sorpassare.

Ecco le sue parole in merito: "Non penso che ci si debba mai arrendere. Guardando come è cambiata Monaco, soprattutto il complesso dei box, si vede che hanno investito tantissimi soldi nello sviluppo. Come evento, è uno dei momenti culminanti del calendario, forse il punto più alto; è la gara più famosa e quella che ogni appassionato desidera vedere. Credo che non dovremmo arrenderci e accettare semplicemente che a Monaco non si possa sorpassare. C'è abbastanza passione intorno alla Formula 1 per dire: "Ok, cosa possiamo fare di diverso per continuare a progredire ed evolverci?"

"Questo vale per tutti i circuiti, incluso Monaco. Anche le monoposto di Formula 3 sono diventate troppo grandi. Riguardo al comportamento antisportivo a Monaco: va punito? C'è una grande differenza tra ciò che è antisportivo e ciò che è consentito dalle regole. La Formula 1 è uno sport di squadra, probabilmente il più grande sport di squadra al mondo. I piloti lavorano per la squadra e, se gli viene chiesto di rallentare per aiutare un altro pilota a segnare punti, lo faranno. Non credo ci sia stato nulla di ingiusto o contrario al regolamento in quello che è successo. Era quello che si voleva? Forse no, ma quando si introduce qualcosa di diverso, i team trovano sempre un modo per massimizzarlo, e questo è stato il risultato".

Resta da vedere se la Formula 1 troverà il giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, garantendo ai tifosi gare avvincenti senza sacrificare l’identità di questo storico Gran Premio.

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