Ferrari, Leclerc sfoga la delusione in radio: «È orribile, non siamo da nessuna parte...»

Che confermare il trend di Monaco, dove la Ferrari aveva concluso il miglior weekend della sua stagione, fosse difficile non era cetto un mistero. Questo, di fatto, era emerso nel corso del giovedì del GP di Spagna in cui, malgrado la Scuderia fosse reduce da un secondo posto nel Principato e dal secondo podio stagionale grazie ad una SF-25 apparsa seconda forza in campo, i piloti della Rossa avevano ridimensionato le aspettative della vigilia e usato toni morigerati per parlare della nona trasferta 2025. Toni utili a disinnescare i postumi di un risultato che, secondo molti tra fan e addetti ai lavori, sarebbe potuto essere l'inizio di una risalita per il team italiano, utile ad archiviare il tonfo di inizio anno. Una visione ottimistica che, però, non ha affatto trovato d'accordo i piloti della Scuderia, visto che sia Hamilton che Leclerc nella preview del GP di Spagna avevano preferito parlare di una tappa di ritorno alla normalità.

Un team in disaccordo

Un punto di vista chiaro, basato su dati oggettivi, sulle caratteristiche della pista di Barcellona che, sulla carta, dovrebbero mettere in mostra i punti deboli della SF-25 e non favorire un buon risultato. Un mood dei due piloti che, va detto, si pone in antitesi con quello del team principal Fred Vasseur che, al termine del GP di Monaco (in vista della stretta sulla flessibilità delle ali anteriori in vigore dalla questa gara), aveva ipotizzato un reset dei valori in campo, una chance per la Rossa di poter mettersi alle spalle, almeno in parte, la debacle di inizio anno e iniziare finalmente a perfomare come sperato. Inutile girarci attorno: per la Scuderia il Montmelò si presentava come una tappa tutt'altro che banale, in cui tentare in ogni modo di resettare il quadro dei valori in campo e dare finalmente sfogo al tanto millantato potenziale della vettura.

Si parte bene, poi...

Una svolta che, stando ai riscontri delle FP1 al Montmelò, pareva persino poter esserci, visto che le gerarchie sul giro sembrano essere inalterate, mentre diverse e più rosee apparivano le prospettive per la Scuderia sul passo gara, dove la SF-25 (con Leclerc) era parsa pimpante e quantomai in forma. Una illusione, nei fatti, svanita dopo le FP2, dove i ritocchi di assetto hanno reso la Rossa più lenta e poco piacevole per i piloti che, non trovando il feeling della mattina, hanno espresso il proprio malcontento. Un esempio di questo smarrimento emerge ascoltando lo sfogo in radio di Leclerc al termine delle FP2. Aprendosi con il suo ingegnere, Bryan Bozzi, il monegasco ha usato parole dure ma chiare per esprimere il valore e la forma del team.

Leclerc: "Non ho idea di cosa stesse succedendo. Non ho idea. C'erano così tanti marbles su tutte le mie gomme, è stato orribile dalla prima all'ultima curva. Ero semplicemente....non ero da nessuna parte".

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Foto copertina media.ferrari.com