No, non è un sogno: Helmut Marko è andato contro Max Verstappen. L'episodio sul finale del GP Spagna che ha visto come protagonisti l'olandese e George Russell, ha mandato su tutte le furie il consulente sportivo della Red Bull, che stavolta non ha preso le difese del suo protetto. Verstappen è stato considerato colpevole dell'accaduto, con ben 10 secondi di penalità inflitti e ben undici punti tolti dalla patente.
Durante un'intervista rilasciata a ServusTV, Marko ha fornito un'analisi dettagliata di quanto è accaduto in pista, considerando il sorpasso di Leclerc su Verstappen, il punto di svolta della gara dell'olandese: "Sul rettilineo, direi che Leclerc ha tamponato la macchina di Max", ha detto - "Poi c'è stata la situazione con Russell. E bisogna ammettere che Max conosce il regolamento nei minimi dettagli. Ha subito detto: 'Ehi, era fuori controllo' ed è per questo che ho dovuto andare largo'" ha aggiunto.
"La discussione interna era che la situazione fosse 50-50. E nel momento in cui è successo subito dopo la safety car, l'impatto di una penalità di 10 secondi è molto maggiore rispetto a una penalità a metà gara. Quindi, questo era un punto. Max non voleva restituire la posizione. Ma gli era stato ordinato di farlo, e ciò che ha fatto, l'ha fatto per protesta"
Gli screzi tra il quattro volte campione del mondo e il pilota Mercedes sono sempre più frequenti. Sia dentro che fuori la pista, tra i due non scorre buon sangue, con Marko che, proseguendo la sua analisi, ha voluto sottolineare questo appunto: "Max ha tolto il gas, quindi abbiamo pensato tutti che stesse lasciando passare Russell. E poi improvvisamente ha accelerato di nuovo. Non so che tipo di errore di valutazione o di ragionamento gli stesse frullando per la testa. E poi, come si dice, si è scatenato l'inferno"
"Ci sono già stati problemi in passato. È stato inutile tutto ciò e ha fatto perdere molti punti al team e a sè stesso. Ma, a causa di tutti gli incidenti e delle decisioni sbagliate che purtroppo si sono verificati, le emozioni hanno semplicemente avuto la meglio su di lui". Sempre secondo quanto riportato dal consulente sportivo, la Red Bull ha deciso di non tenere un lungo debriefing nel post gara perché Max era "molto agitato", cercando dunque di placere gli animi: "Ognuno fa la sua strada. E quando Max è di questo umore, la cosa migliore è lasciarlo in pace" ha concluso.
In un Mondiale dove le fragilità di questa RB21 continuano a prendere forma, anche Verstappen inizia a dare segnali di sconforto, complice una monoposto incapace di garantirgli risultati migliori e sopratutto battaglie costanti con i due McLaren, che ad ogni gara, scappano sempre di più in Campionato.
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