Il campionato di Formula E viene spesso considerato non solo "minore" ma a volte persino poco credibile a una parte degli appassionati di motori. Eppure anche quest'anno la sfida è stata appassionante, le gare divertenti, e solo chi non lo ha realmente seguito può parlare di Formula Dyson.
Questo fine settimana non ha fatto eccezione e Berlino ha riservato emozioni e sorprese. Oliver Rowland si è laureato campione al termine di una gara a dir poco caotica. Sul circuito dell’aeroporto di Tempelhof, il neo campione del mondo ha affrontato con lucidità una corsa difficile, sfruttando il clamoroso errore strategico di Pascal Wehrlein, scattato dalla pole position ma finito fuori dalla zona punti.
Con Wehrlein in pole e Rowland ottavo, il calcolo era semplice: per conquistare il titolo, Rowland doveva recuperare almeno 11 punti sul suo avversario. Su una pista finalmente asciutta, la gara è stata un vero spettacolo, caratterizzata da continui sorpassi e cambiamenti di posizione a ogni giro. Wehrlein ha inizialmente preso il comando, ma un approccio troppo aggressivo nella gestione dell'energia gli è costato caro.
Dopo due interventi della safety car, ha attivato l’attack mode per soli due minuti, una scelta che l’ha relegato al 18° posto. Rowland, è stato paziente, lungimirante e furbo, attendendo il momento giusto per sfruttare il secondo attack mode al giro 33, risalendo momentaneamente fino alla prima posizione. Nelle fasi finali non ha potuto nulla per arginare la rimonta di Nick Cassidy. Partito dal fondo, il pilota Jaguar è stato autore di una gara perfetta e grazie a una strategia impeccabile ha superato Rowland al giro 36, seguito poi da Jake Dennis e l'ex Formula 1 Jean-Eric Vergne, che hanno completato il podio. Rowland ha chiuso quarto, una posizione sufficiente per assicurarsi il titolo mondiale, mentre Wehrlein ha finito 16°, fuori dalla lotta per il campionato.
Pur senza conquistare la corsa, Rowland ha trionfato nel campionato: un successo costruito grazie a una perfetta lettura delle fasi cruciali.
Con ancora due gare da disputare a Londra, il campionato costruttori rimane aperto, ma il nome del campione piloti è già scolpito: Oliver Rowland, il nuovo sovrano della Formula E.
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