Le grandi difficoltà dell'Alpine che abbiamo visto in Ungheria, hanno confermato, anche se forse non era necessario, un problema messo in evidenza dallo stesso Pierre Gasly con una semplice espressione: “siamo semplicemente lenti”
Un problema semplice ma inesorabile che li ha portati a concludere ultimi, ma che é anche la conseguenza di un'altro fattore ovvero il centro gruppo molto vicino. Se da un lato questo può rappresentare un'aspetto positivo per lo spettacolo, dall'altro in piste come l'Hungaroring dove superare é difficile, porta a lunghi trenini con zero possibilità di recuperare posizioni. L'unica cosa che avrebbe potuto rendere meno prevedibile il risultato era la pioggia, che non è arrivata. Nemmeno la scelta di strategie diverse – con Gasly che ha effettuato una sola sosta e Colapinto due – è servita.
La gara di Gasly è stata ulteriormente ostacolata da una penalità di 10 secondi inflitta sul finale, dopo una contatto con Carlos Sainz mentre lottava per la 15ª posizione, con i commissari che lo hanno ritenuto responsabile. Sebbene abbia tagliato il traguardo al 17° posto, quella penalità ha retrocesso il francese al 19° e ultimo posto, con Colapinto al 18°.
“Non possiamo essere soddisfatti del risultato finale di oggi, anche se ci è sembrato che la nostra esecuzione fosse abbastanza buona”, ha spiegato Gasly.
"In definitiva, siamo semplicemente troppo lenti. Negli ultimi due weekend siamo riusciti a sfruttare al massimo le condizioni e a ottenere due buoni risultati. Oggi è stata una gara più convenzionale che ha messo in evidenza i nostri punti deboli. Tuttavia, ci sono state molte battaglie divertenti e ho trovato la gara nel complesso molto bella. Sono qui per correre, non per arrendermi, e ho dato il massimo in tutti i duelli ruota a ruota".
Il sesto posto di Gasly a Silverstone e il decimo a Spa avevano permesso all'Alpine di continuare a guadagnare punti, ma ora la squadra è a 15 lunghezze dalla Haas nella lotta per il nono posto nel Campionato Costruttori. Il team francese deve necessariamente fare dei passi in avanti se vuole lottare con Haas ma soprattutto entrare stabilmente nella zona punti.
Per quanto riguarda Colapinto, la sua caccia al primo piazzamento a punti dell'anno continua, ma il pilota argentino può trarre conforto dal fatto di aver raggiunto la Q2 in Ungheria e di aver superato il suo compagno di squadra in qualifica per la prima volta dal Canada.Tuttavia, la sua gara è stata compromessa da un paio di pit stop lenti e si è ritrovato bloccato in un treno DRS per gran parte del pomeriggio.
“Oggi non è stata una giornata delle migliori e la gara è stata difficile per noi come squadra”, ha detto Colapinto dopo la gara. "Il ritmo era buono a tratti in aria pulita e ho avuto la stessa sensazione di ieri, penso che abbiamo fatto un buon passo avanti con la macchina, il che mi ha dato fiducia.
"Ma con le bandiere blu e il tempo perso nella corsia dei box, ciò che potevamo ottenere oggi era davvero limitato. La partenza iniziale è stata buona, ma da lì siamo rimasti indietro nel primo giro e abbiamo perso posizioni. Ho avuto difficoltà con l'aderenza posteriore e lo slittamento, che si sono ripresentati più avanti nella gara. Abbiamo optato per una strategia a due soste e purtroppo abbiamo incontrato problemi in entrambe, il che ha significato rimanere fermi più a lungo del previsto. Come squadra, ultimamente siamo stati molto bravi con i pit stop, ma queste cose succedono nelle corse".
L'Ungheria é stata l'ultima gara della prima parte di stagione e non ha fatto altro che mettere a nudo tutti i limiti della vettura e del team Alpine. Questo aspetto può servire come stimolo per lavorare sodo e migliorare, gara dopo gara, anche in ottica 2026. Ci riusciranno? Non si sa, ma ogni singolo membro deve crederci e lavorare sodo, dal meccanico alla dirigenza, anche perché dal prossimo anno sarà anche uno scontro di immagine con colossi dell'automotive come Ford e Audi.
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