Si sa, la Formula Uno è composta da ere, fasi caratterizzate da piloti e team che per metiti, talento, forza, e talvolta un pizzico di fortuna, le marchiano a fuoco scrivendo i loro nomi nei libri di storia dello sport. Rendendo le proprie gesta indimenticabili e diventando, in qualche modo, immortali. Tra i piloti e i team che, malgrado le recenti difficoltà, hanno segnato l'epoca recente dell Circus iridato ci sono, senza ombra di dubbio, la Red Bull e Max Verstappen, da tutti ritenuto come il miglior pilota ad oggi presente in griglia, l'unico capace di fare, da solo, la differenza sulla macchina e su tutta la concorrenza. Motivo per cui, non appena si sono diffuse alcune voci su una sua possibile volontà di cambiare aria rispetto alla Red Bull, diversi team sono apparsi pronti a fare vere e proprie follie economiche pur di portarsi a casa il talento cristallino del quattro volte campione del mondo.
Uno status che Max, di fatto, si è guardato sul campo nel corso delle passate stagioni, e che sta difendendo con onore anche nel corso di questo 2025 tutt'altro che facile o privo di difficoltà. Una annata in cui però, malgrado quanto appena detto, Verstappen non ha perso occasione di far vedere a tutti ciò di cui è capace nelle (poche) occasioni in cui ha potuto fare bene e giocarsi qualcosa di importante grazie ad episodi e vettura a disposizione. Di fatto, il nativo di Hasselt è stato l'unico pilota non McLaren (in una annata fortemente a tinte papaya) ad aver vinto almeno due GP. Insomma, malgrado la Red Bull non sia più il team da battere, appare assai difficile trovare un pilota che possa, in un futuro più o meno a breve termine, essere il "sostituto naturale" si Super Max, sia a causa della giovane età del quattro volte campione del mondo olandese che per ciò che, domenica dopo domenica, mostra quando ha davanti a sé un volante.
Eppure, nel paddock non manca qualche voce fuori dal coro nell'opinione verso il driver figlio d'arte. Tra questi c'è il campione del mondo 1997, Jacques Villeneuve, che intervistato a RacingNews365., ha definito come uno dei maggiori problemi della F1 odierna nella “solitudine” di Verstappen nell'essere considerato un fuoriclasse. Una sorta di magra che, in passato, mai è stata presente nella massima serie automobilistica.
“Se guardiamo al passato, nell’era di Senna e Prost, ogni anno c’erano cinque piloti come Max. Verstappen non è più forte dei grandi del passato, ma in questo momento è solo, quindi spicca e fa la differenza. È un pilota puro, e non ce ne sono più molti. Oggi ci sono molti piloti bravi, mentre prima c’erano pochi piloti fortissimi e un gruppo di piloti bravi. È cambiato tutto lo schema“.
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