Wolff non si arrende: «Verstappen? In futuro, chissà»
30/08/2025 09:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

La telenovela Wolff-Verstappen, che ha vissuto i suoi episodi più interessanti verso meta stagione, e che sembrava finita con il recente giuramento di fedeltà di Max alla Red Bull (almeno fino al 2026), ci riserverà, a quanto pare, ancora diversi colpi di scena.

L'ostinato corteggiamento del team principal Mercedes al quattro volte campione del mondo non è affatto finito. Anzi, dalle parole dello stesso Wolff emerge chiaramente che il futuro resta aperto: "Chi può sapere cosa accadrà in futuro".

Il manager austriaco non ha mai nascosto di aver inseguito Verstappen sin dal 2014, quando Helmut Marko gli offrì la promozione immediata in Formula 1. Allora la partita si chiuse in favore della Red Bull, che da lì avrebbe costruito con Max una storia di trionfi. Ma oggi, con Hamilton passato alla Ferrari e la Mercedes in fase di ridefinizione, la suggestione di vedere il campione orange a Brackley resta viva.

Parlando con i media a Zandvoort, Wolff ha spiegato: "Max avrà le sue ragioni per restare in Red Bull. Ha detto che lo deve a loro. Non puoi andartene alla prima occasione quando la squadra non performa. Va oltre il contratto. Credo che le cose siano andate come dovevano andare oggi, ma chi può sapere cosa accadrà in futuro. L’integrità che ha dimostrato lui verso il team e quella che io e la squadra mostriamo ai nostri piloti, è ciò che conta".

Un lungo corteggiamento che ha destabilizzato un po' l'ambiente interno alla Mercedes, ma Wolff è sempre stato trasparente ed ha sempre tenuto informati Russell e Antonelli sulle valutazioni in corso: "È mio dovere come team principal esplorare cosa farà in futuro un quattro volte campione del mondo. Qualsiasi pilota direbbe che Max è probabilmente il migliore della sua generazione. Ogni squadra deve provare ad avere il migliore. A volte non puoi averlo subito, altre devi aspettare o svilupparlo".

L’austriaco ammette che non si è mai arrivati a un vero negoziato: "Non siamo mai stati nella situazione del ‘ok, facciamolo’. Non da parte mia, né da parte sua. Era più una domanda: ha senso per Mercedes? Ha senso per Verstappen? Può darsi che i nostri percorsi non si incrocino mai, ma può anche darsi il contrario".

 

Una "strana" sicurezza

Wolff non si arrende: «Verstappen? In futuro, chissà»

In realtà, Wolff lascia intendere che il 2027 potrebbe essere l’anno decisivo, quando sarà chiaro chi avrà interpretato meglio le nuove regole tecniche: "Potremmo trovarci a correre insieme, se sarà giusto per entrambe le parti. O forse no. È un 50 e 50".

E a chi gli suggerisce che aspettare possa convenire, considerando che la Mercedes è al momento indicata come la scuderia più a suo agio con me nuove regole, Wolff risponde con ironia: "Spero saremo noi. Così dovrei pagare solo il 10%! Ma penso che per i migliori piloti non siano i soldi l’obiettivo principale. È avere una macchina e una squadra per vincere mondiali. Poi arriva il dibattito sul compenso, ma se le stelle si allineano, una soluzione si trova sempre".

Wolff insomma non smette di pensare a Verstappen, e anche se il presente parla Red Bull, il manager austriaco è convinto che qualcosa cambierà nell'immediato futuro, da piegare in qualche modo alla sua volontà.

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