La stagione di Formula 1 2025 si è aperta con un dato inedito e incoraggiante: mai si erano visti così tanti rookie in griglia nello stesso anno. Giovani talenti che, nonostante le pressioni, hanno trovato in Max Verstappen il loro principale punto di riferimento. Il quattro volte campione del mondo non si è mai tirato indietro nel dare consigli e incoraggiamenti, e proprio per questo le sue parole assumono un peso particolare quando commenta il percorso di Kimi Antonelli, la nostra giovane promessa chiamata a sostituire Lewis Hamilton in Mercedes, è che con Max ha già condiviso un podio in Canada.
Le prestazioni di Antonelli sono state finora altalenanti: un debutto promettente a Melbourne con un quarto posto in condizioni difficili, seguito da altri piazzamenti solidi nella top-10, ma anche da errori costati cari sia a lui che agli avversari, soprattutto da quando è iniziato il tour europeo della F1.

L’episodio più discusso è stato lo scontro con Charles Leclerc a Zandvoort, senza dimenticare l’incidente con lo stesso Verstappen in Austria e adesso l’uscita di pista nelle prove di Monza. Momenti che hanno alimentato dubbi, ma che secondo Verstappen fanno parte del percorso naturale di crescita.
«Quello che mi piace di più di lui è che non prende mai le cose alla leggera. Dà sempre tutto e in questo mi rivedo molto. Può fare meglio? Certo. Ma so quanto talento abbia, si vede. Deve solo avere un po’ di pazienza, come chiunque altro. Non è facile iniziare in un top team che, per di più, non lotta costantemente per vincere. Starà bene, gli serve solo tempo», ha dichiarato Verstappen a Monza.
Un’investitura significativa, che arriva proprio da chi, dieci anni fa, affrontò una crescita rapidissima e piena di pressioni simili. Per questo le sue parole diventano un messaggio non solo per Antonelli, ma per tutti i rookie: gli errori sono inevitabili, ma il talento può emergere anche attraverso le difficoltà.
Toto Wolff, che ha scommesso personalmente nel giovane italiano per l'era post Hamilton, ha ribadito la sua totale fiducia: «Kimi, 18 anni, gettato in questo colosso che è la Mercedes, commetterà degli errori. Spero meno l’anno prossimo e con più punti. La mia convinzione è al 100% nel lungo termine, fa parte del processo di apprendimento».
Il team principal austriaco sembra intenzionato a garantirgli una seconda stagione accanto a George Russell, nonostante il continuo corteggiamento di Verstappen. Ma è necessario che dal 2026 Antonelli alzi il livello per consolidare la propria posizione.
Il 2025 resterà probabilmente un anno di transizione, segnato da errori e da momenti di pressione estrema, complicato anche da alcuni aggiornamenti alla vettura che hanno destabilizzato la fiducia di Antonelli. Se il giudizio di Verstappen dovesse trovare conferma, Kimi potrebbe davvero trasformare le difficoltà iniziali in un trampolino per il futuro. Un percorso che ricorda da vicino quello di chi oggi è il punto di riferimento della nuova generazione, e che nei suoi primi anni qui in Italia veniva chiamato "Versbatten" proprio per la sua irruenza ed i suoi errori.
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