Le prime sessioni di prove libere del GP d’Italia avevano illuso la Ferrari di poter ambire a risultati importanti nella gara di casa. Il venerdì monzese, infatti, era stato positivo per la Scuderia, apparsa in un buono stato di forma, possibile grazie a una SF-25 adattata ad hoc alla pista di casa che era stata capace di chiudere la prima sessione di libere nelle prime due posizioni e girare bene anche nel pomeriggio: un bilancio, quindi, più che positivo per il Cavallino, che aveva dato fiducia al team per affrontare la tre giorni nella consapevolezza di poter avere le carte in regola per lottare, quantomeno, per la pole position. Delle solide basi che, però, non hanno trovato riscontro con l'avanzare del fine settimana, visto che sin dalle FP3 la Rossa ha iniziato a faticare, mostrandosi in affanno sul giro e non nella lotta per la pole position. Difficoltà che, di fatto, sono state confermate (se non amplificate) in qualifica, dove Charles Leclerc e Lewis Hamilton non sono stati capaci di andare oltre una quarta e una quinta posizione, incassando gap importanti sia dalla McLaren che dalla Red Bull del poleman Verstappen.
Un risultato figlio, di fatto, di una scarsa velocità della vettura che, malgrado gli adattamenti al tracciato, si è rivelata non all'altezza della concorrenza, sia nella lotta per la pole position che per la vittoria. In gara i due portacolori del Cavallino non hanno mai avuto un passo degno di nota ma, al contrario, hanno dovuto lottare per tutti i 53 giri con una monoposto troppo nervosa (a causa del bassissimo livello di carico aerodinamico adottato) e in affanno nella gestione gomme. Elementi che hanno portato Charles Leclerc a chiudere la gara al quarto posto (con un gap di oltre venti secondi dal vincitore Max Verstappen) e Lewis Hamilton in sesta piazza, autore però della miglior gara della stagione, sempre in rimonta (a causa della penalità in griglia) e senza il minimo errore. Un bottino, va detto, negativo date le premesse della vigilia e il valore simbolico della gara di casa, ma al contempo positivo dato il valore della vettura, probabilmente il massimo a cui era possibile ambire.
Una gara deludente che, ai microfoni di Sky Sport F1, è stata analizzata dal team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, che ha elogiato il lavoro dei piloti, specie la rimonta di Lewis Hamilton, per poi dirsi soddisfatto del lavoro svolto nei confronti della McLaren. Ha sostenuto come, a rompere gli equilibri, sia stata la super prestazione di Max Verstappen e la lotta dura di Charles Leclerc nei primi giri che, forse, ha compromesso la sua strategia e la sua ipotetica lotta per il podio.
"Bella lotta di Leclerc e Hamilton, che ha rimontato. Abbiamo consumato troppo le gomme al via, poi abbiamo recuperato e allungato lo stint. Abbiamo pagato la lotta al via. La pista è migliorata, non c'era degrado, era quasi nullo. Tutti eravamo nella stessa zona, con pochi centesimi di differenza. L'atmosfera è super, la passione è incredibile, la si può capire solo qui. Analizzeremo tutto e capiremo cosa potevamo fare meglio. Ma non è per le scelte fatte che non abbiamo vinto. Paragonati alla McLaren è stato uno dei migliori weekend dell'anno, siamo arrivati a 5 secondi da loro, è stato Verstappen a fare la differenza, più che la Red Bull. Hamilton ha rimontato alla grande, non era facile superare qui dove il DRS non aiuta. Ha fatto tutto bene, e avere i due piloti vicini ci aiuterà nello sviluppo per il resto dell'anno".
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Foto copertina media.ferrari.com