Piste diverse, condizioni diverse e rivali diversi. Eppure il copione resta esattamente lo stesso, invariato nel corso dei mesi. E così come accade da inizio anno, anche nella tre giorni del GP di Singapore la Ferrari, dopo aver vissuto un positivo avvio di evento, con un venerdì di alti e bassi ma comunque incoraggiante, è stata incapace di mandare in archivio un fine settimana positivo e soddisfacente per il team e per i piloti. E il tutto, come sempre, è partito da una qualifica negativa, che ha posto il team nelle scomode condizioni di dover pensare (pur conscio dei limiti del caso) a una gara di rimonta. Una rimonta che, nei fatti, non c'è stata, visto che le due SF-25 non sono state in grado di andare oltre il sesto posto con Charles Leclerc e il nono con Lewis Hamilton: il tutto su una pista dove il team pensava di poter avere una delle ultime chance per poter centrare la prima vittoria di questa sciagurata annata.
Come detto, dopo delle prove libere in cui le Rosse (probabilmente girando con un'altezza da terra assai contenuta prima di correre ai ripari in qualifica per non rischiare, come noto, sanzioni per l'usura eccessiva del fondo) erano parse competitive, il brusco risveglio è arrivato al termine delle prove ufficiali, che hanno nuovamente mostrato come la SF-25 non sia competitiva neppure su piste affini, almeno sulla carta.
Di questi noti problemi della vettura aveva parlato Charles Leclerc, menzionando (senza dettagli) modifiche necessarie che erano state effettuate sulla SF-25: un chiaro riferimento alla monoposto alzata per i motivi citati. Ma oltre a questi problemi, a complicare la gara dei ferraristi ci sono stati anche grossi problemi ai freni (Hamilton ha chiuso la gara con i dischi in fiamme), che hanno costretto l'inglese e il monegasco a pesanti lift-and-coast che, uniti alla lentezza della monoposto, hanno causato il mix perfetto per un GP fallimentare.
Su questo aspetto ha posto l'accento Charles Leclerc nella sua analisi ai microfoni di Sky Sport F1, dove ha trovato nell'estrema gestione delle temperature dei freni il motivo della debacle ferrarista, mostrandosi comunque ben poco felice della situazione che sta vivendo.
"Penso che abbiamo preso 15 secondi dalla Mercedes solo nel finale. Non è molto rappresentativo. Ho dovuto gestire i freni per tutta la gara. Tutti lo hanno fatto, ma la nostra era davvero esagerata. È stato tutto difficile, specie nel finale".
Leggi anche: McLaren, Norris: «Non potevo sbagliare». E punge Piastri sul contatto al via
Leggi anche: LIVE - GP Singapore 2025
Foto copertina www.ferrari.com