Colapinto, Tsunoda e il futuro delle seconde guide
07/10/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Con 6 gare alla fine del mondiale e due titoli ancora da assegnare, il mercato piloti sembra essere passato in secondo piano, eppure, a differenza del Mondiale Costruttori, tornato a Woking per la decima volta nella storia, c’é ben poco di certo. 

Con Colapinto apparentemente sempre più fuori dal progetto Alpine, le incognite di Tsunoda e Antonelli, e l’ombra di Lindblad, per i team di Enstone e Milton Keyes ci sono solo 2 certezze inamovibili: Max Verstappen, che in estate ha smentito qualunque voce riguardante un suo ipotetico passaggio in Mercedes in ottica 2026, e Pierre Gasly, fresco di rinnovo fino al 2028.

Di contro, il secondo sedile di entrambi i team, appare ancora oggi un’incognita, con le attuali seconde guide, Colapinto e Tsunoda, che sembrano destinati ad abbandonare i rispettivi team, con l’argentino, nel migliore dei casi, retrocesso a terzo pilota, e il nipponico pronto a fare ritorno alla Racing Bulls.

 

La domanda quindi, sorge spontanea: chi potrebbe rimpiazzarli?

Partendo da RedBull, i nomi non mancano: dal talento Hadjar, al redivivo Lawson, passando per Lindblad, senza dimenticare la possibilità che Yuki riesca a tenersi il posto. 
Già, perché per quanto improbabile, va considerata anche quest’opzione, soprattutto alla luce di quanto di buono fatto negli ultimi Gran Premi (soprattutto a Baku) e della crescita della monoposto, tornata a vincere e per ben 2 volte consecutive.

Il primo nome che però c’è sulla lista di Red Bull, in mancanza di un ulteriore crescita di Yuki, è quello di Isack Hadjar, il novellino che tanto ha stupito in questa stagione e che ha regalato a Racing Bulls (allora Alpha Tauri) il primo podio da Baku 2021.

Diversa è la situazione in casa Alpine, dove le alternative scarseggiano e soprattutto non convincono.
Subentrato a Jack Doohan dopo il Gp di Miami, Franco Colapinto non ha rispettato le aspettative, tanto che nelle 11 gare finora disputate, non ha collezionato nemmeno un punto, una vera e propria sconfitta, se si pensa che, nelle stesse gare, il compagno di squadra, Pierre Gasly, ne ha collezionati 13 (20 totali).

Intendiamoci, non sono sicuramente questi i numeri a cui Alpine dovrebbe aspirare e sicuramente la A525 non aiuta, ma quello 0 alla casella ‘punti’, pesa tantissimo sul futuro di Colapinto e, a meno di miracoli nelle ultime 6 gare, la sua permanenza in F1 sembra destinata a terminare presto.

 

Le alternative? Poche, e dubbie

Se uno dei nomi che tanto era circolato in estate, era quello di Yuki Tsunoda, ci ha pensato lo stesso Briatore a smentire il tutto, confermando che, in caso di cambio pilota, NON si andranno a prendere nomi attualmente occupati.
Scartata anche, per quanto improbabile fosse, l’opzione di un eventuale contatto con Kimi Antonelli, il quale vede il proprio contratto scadere al termine di questa stagione e che proprio a fronte di ciò, è stato più volte accostato al team francese.

Un altro nome era quello di Valtteri Bottas, in grado di portare solidità ed esperienza, soprattutto in ottica sviluppo, ma il suo approdo a Cadillac ha fatto sfumare il tutto, se mai ci fosse stata davvero l’intenzione.

Restano quindi solo nomi di futuri rookie, come Minì e Martins (già legati all’Academy Alpine) o Leonardo Fornaroli (attuale leader del campionato di F2), che però non convincono Briatore e i vertici Alpine, mentre viene dato sempre più credito ad un possibile ritorno da seconda guida di Jack Doohan, attualmente ancora legato ad Alpine con un contratto da terzo pilota e quindi alternativa più attendibile in caso di partenza di Colapinto.

Se e chi sostituirà l’argentino, resta quindi una grossa incognita, e lo stesso vale per Tsuonda, che però, almeno per il momento, può ancora avvalersi del credito di Mekies, che tanto crede in lui.
Non ci resta dunque che aspettare e vedere se, nelle prossime settimane, qualcosa si muoverà o se come sembra si dovrà attendere fino alla fine della stagione. 

di Riccardo Minotti


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