Su Piastri il team di Sky concorda: «È in crisi, serve ritrovare fiducia»
20/10/2025 17:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Il weekend di Austin ha messo in evidenza il momento complicato che sta attraversando Oscar Piastri. Dopo una prima parte di stagione brillante, in cui aveva spesso tenuto testa a Norris e si era imposto come leader del mondiale, l’australiano sembra ora aver perso fluidità e fiducia. Il team di Sky Sport F1 Italia è unanime nel leggere questa fase come una crisi a livello mentale più che tecnico.

Come ha osservato Vicky Piria, Piastrinon ha fatto un giro positivo in questa gara, è stato sempre dietro a Norris e Russell in termini di ritmo. Non buono”. Un giudizio condiviso da Matteo Bobbi, secondo cui “le cose che prima gli venivano con naturalezza e rilassatezza ora non gli riescono più e la rilassatezza si sta trasformando in tensione”.

La pressione, inevitabile in una lotta mondiale così serrata, sembra pesare sempre di più. “Dopo l’Olanda aveva 34 punti di vantaggio su Norris e 104 su Max”, ha ricordato Carlo Vanzini, sottolineando anche come il feeling con la macchina non sia più lo stesso: “Piastri mi ricorda Vettel: se ha la macchina per stare davanti è un mostro, ma quando deve lottare e remare fa più fatica. E ora sta faticando”.

Marc Gené ha voluto ridimensionare il quadro ricordando che in Formula 1 le crisi psicologiche fanno parte del percorso: “È in crisi, ma basta un weekend buono per cambiare tutto. Questo è uno sport mentale: tutti i piloti hanno dei dubbi su sé stessi ed è lì che deve lavorare”. Proprio su questo punto Ivan Capelli ha invitato Piastri a prendere esempio da Verstappen: “Dovrebbe imparare da Max come si mantiene la testa del mondiale, soprattutto a livello mentale”.

Bobbi e Piria hanno concluso l'analisi concordando su un punto fondamentale: liberare la mente. “Probabilmente si sono insinuate nella sua testa molte domande”, ha spiegato Bobbi. “L’obiettivo dev’essere tornare a correre senza preoccupazioni”. Piria ha aggiunto una riflessione finale pensando anche a quanto accaduto in curva 1 durante la Sprint di sabato: “Oggi probabilmente pensava anche a non fare errori dato che la macchina era molto nervosa e quando sei sotto pressione ci può volere di più per ricostruire la fiducia”.

Insomma, il weekend di Austin è stato per Piastri un campanello d’allarme. Ma la Formula 1 è fatta di cicli mentali e fasi diverse: il talento non si perde, bisogna solo ritrovare la serenità per farlo tornare a brillare.

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