Charles Leclerc aveva fatto quasi un miracolo nel portare la sua monoposto fino al terzo posto in griglia durante le qualifiche del GP del Brasile. Eppure, tutto il suo sforzo è stato vanificato da un errore di Oscar Piastri e Kimi Antonelli, i quali si sono toccati dopo la ripartenza della Safety Car al sesto giro. L'australiano ha provato un affondo quasi impossibile, mentre il giovane italiano chiudeva cercando il punto di corda. Le ruote si sono incrociate, ma ad avere la peggio è stato proprio il monegasco, che si trovava all'esterno come semplice spettatore: la Mercedes, infatti, si è scaricata con tutto il peso sulla sua gomma anteriore sinistra, staccando il cerchione e rompendo la sospensione.
La direzione gara si è trovata con una decisione spinosa tra le mani, visto che non era semplice stabilire chi fosse più nel torto. Alla fine, i commissari hanno dato 10 secondi di penalità a Oscar Piastri, principalmente perché non aveva la vettura davanti ad Antonelli al punto di corda, come da linee guida. Tuttavia, per Charles Leclerc la colpa non era da attribuire solo all'australiano. "Non sono arrabbiato con nessuno dei due, ma non mi spingerei a dire che è solo colpa di Oscar. Lui è stato ottimista, ma Kimi sapeva che era all'interno e ha chiuso come se non ci fosse. I giudici fanno sempre il loro meglio, guardando il libro delle regole, ma non puoi fare una curva e pensare che non ci sia nessuno. Per me la colpa è 50/50", ha detto il pilota a diversi media.
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