Lando Norris, leader del mondiale e protagonista di una stagione dominante con la McLaren, affronta con cautela il prossimo appuntamento di Las Vegas. Reduce da vittorie convincenti in Messico e Brasile, il britannico non nasconde le difficoltà che la sua squadra ha sempre incontrato sul circuito americano, definito uno dei più ostici per la vettura.
Pur riconoscendo i progressi compiuti nel 2025 e guardando con fiducia a Qatar e Abu Dhabi, Norris preferisce mantenere un approccio realistico: vincere a Las Vegas sarà complicato, ma la sua priorità resta consolidare il primato in campionato.

Norris ha ricordato le prestazioni poco brillanti degli ultimi anni:
"Penso che sia stata la nostra peggiore gara dell’anno scorso. Quindi non sono molto entusiasta all’idea di correrla. Abbiamo cercato di lavorare sodo per migliorare questi aspetti. Sappiamo che la Mercedes è stata incredibilmente forte lì l’anno scorso, così come la Red Bull e la Ferrari. Penso che noi fossimo gli ultimi di questi quattro”.
Il pilota ha poi sottolineato come Abu Dhabi e Qatar siano circuiti più favorevoli alla loro vettura:
“Las Vegas un po’ meno, perché probabilmente sono state alcune delle nostre gare più deboli negli ultimi due anni. Quindi aspettiamo e vediamo”.
Interrogato sul suo approccio, Norris ha ribadito:
“Cerco sempre di essere il più onesto possibile: se non credo che saremo veloci, non credo che saremo veloci. Non sto dicendo che arriverò decimo. Sto solo dicendo che penso che sarà difficile vincere. Eravamo molto lontani. Basta guardare i dati dell’anno scorso, guardare i tracciati di gara, eravamo lontani anni luce”.
Il britannico ha poi confrontato le ultime vittorie:
“Ho vinto in Messico con 30 secondi di vantaggio, ed è stato molto, molto facile. In Brasile ho vinto spingendo molto di più, solo 10 secondi, e Max [Verstappen] è stato probabilmente il più veloce in pista”.
Con la consueta sincerità, Lando Norris non nasconde i dubbi sulla competitività della McLaren a Las Vegas. Dopo aver dominato in Messico e lottato duramente in Brasile, il britannico sa che il circuito americano rappresenta una sfida complessa. Realismo e prudenza accompagnano il leader del mondiale, che preferisce non alimentare illusioni ma concentrarsi sul consolidamento del suo vantaggio. Sarà davvero così o vedremo una McLaren dominare anche a Las Vegas?
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