Lance Stroll al centro delle polemiche dopo il GP del Brasile. Il pilota dell’Aston Martin viene spesso criticato dal pubblico per il suo modo di guidare. Non solo per gli errori commessi, ma anche per l’impegno che sembra mettere nella guida in sé durante alcuni weekend. Che poi Lance non è nemmeno un pilota di così basso livello. Guardando la Formula 1 ci siamo ritrovati a commentare performance di conducenti con un palmares peggiore.
Alla guida di una vettura, la AMR-25 decisamente non in grado di garantire costantemente l’ingresso in top-10, il canadese quest’anno ha ottenuto un sesto posto, tre P7, è stato una volta in P8 e una in P9. Risultati che gli permettono di essere a sole 9 lunghezze dal compagno di box Fernando Alonso.
Ciò di cui lo si critica spesso non è dunque la carenza di risultati, ma il suo modo, quasi svogliato, incurante, di affrontare i weekend e di stare in pista. Gli ultimi a farlo, in Brasile, sono stati i piloti. Lance si è reso protagonista di due episodi che sono stati poi analizzati dalla FIA. Uno con Tsunoda, per cui è stato penalizzato il nipponico e l’altro con Gabriel Bortoleto. Giudicato però un normale incidente di gara dai commissari.

Rivedendo le immagini nel post gara, e spinto a rilasciare un commento dalle domande dei media, l’alfiere dell’Alpine, fresco di rinnovo, Franco Colapinto si è però lasciato andare in una critica, quasi liberatoria: “Stroll non guarda mai negli specchietti, cerca di buttare fuori pista i piloti. Ha spinto Gabriel contro il muro, è una cosa che fa sempre”.
Parole dure, quelle riportate da ‘Marca.com’, a cui si sono aggiunte anche quelle di Gabriel Bortoleto, dopo aver terminato il suo GP di casa a sole poche tornate dalla partenza: "Penso sia stato un incidente di gara, ma mi ha spinto contro le barriere. Si è comportato come se non ci fossi. Se solo mi avesse lasciato un po' più di spazio, sarei riuscito ad affrontare la curva. Probabilmente l'avrei superato perché con lui avevo un vantaggio in termini di mescole. Sono dispiaciuto di non aver potuto correre e mostrare il ritmo competitivo che credo avessimo”.
Foto interna: X, Formula1; foto icopertina: X, Formula1
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