Toto Wolff cede quote Mercedes per 6 miliardi di dollari
12/11/2025 08:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Toto Wolff è pronto a monetizzare una parte di quello che può essere definito il suo impero in Formula 1. Secondo quanto riportato da diverse fonti, il team principal e CEO della Mercedes-AMG Petronas, che detiene il 33% delle quote della scuderia, sarebbe infatti vicino a cedere una parte della propria partecipazione del team che ha raggiunto la valutazione record di 6 miliardi di dollari.

Si tratterebbe della più alta valutazione mai raggiunta da un team di Formula 1, superando i 4,7 miliardi di dollari legati alla recente operazione McLaren. Il potenziale acquirente non è stato ancora identificato, ma l’intesa, che riguarda una quota “mid-single digit”, verrebbe siglata attraverso la holding personale di Wolff.

Alla diffusione della notizia sono immediatamente seguite speculazioni sulla possibile volontà di Wolff di svincolarsi dalla Mercedes per un suggestivo impegno in Ferrari, ma il manager austriaco, comunque, resterebbe alla guida del team come CEO e team principal, mantenendo intatti i poteri di governance.

Sportico.com ha rivelato che il team ha rilasciato una dichiarazione in merito a questa cessione di quote: «Non commenteremo questa notizia. La governance del team resterà invariata e tutti e tre i partner (Mercedes-Benz, Toto e Ineos) restano pienamente impegnati nel successo del marchio in Formula 1».

La struttura societaria di Mercedes F1 vede oggi quote paritetiche tra la casa madre tedesca, Wolff e Ineos, il colosso chimico britannico guidato da Jim Ratcliffe, entrato nel 2022. Il team ha registrato nel 2024 ricavi per oltre 800 milioni di dollari, i più alti della categoria, e Wolff nello stesso periodo avrebbe incassato oltre 50 milioni tra stipendio e dividendi.

Come Toto Wolff ha creato un impero miliardario 

Toto Wolff cede quote Mercedes per 6 miliardi di dollari

Wolff, precedentemente investitore Williams, entrò in Mercedes nel 2013, quando la squadra valeva circa 165 milioni di dollari. Da allora, la scuderia ha vissuto un’epoca d’oro: otto titoli Costruttori consecutivi e sette titoli Piloti, di cui sei con Lewis Hamilton, in un periodo che ha ridefinito il concetto stesso di dominio sportivo.

Il boom economico della Formula 1, favorito dal successo mediatico di Drive to Survive, ha trasformato la logica di business dei team. Un tempo simbolo di perdite senza fine, oggi le scuderie rappresentano veri e propri asset finanziari: basti pensare al ritorno di dieci volte sul capitale realizzato da MSP Sports Capital con McLaren.

In pista, la Mercedes resta competitiva: dopo il secondo e quarto posto ottenuti nel Gran Premio del Brasile, il team occupa la seconda posizione nel mondiale Costruttori, alle spalle di una McLaren che ha già conquistato il suo secondo titolo consecutivo. Il valore del marchio, invece, sembra destinato solo a crescere.

Leggi anche: Wolff non perdona il 2021: «Un pazzo ha distrutto il record del più grande di sempre»

Leggi anche: Russell, un 1+1 nel team favorito: il dubbio sulla Mercedes del 2026


Tag
wolff |