Ferrari, Calado: «Con la 499P centrati tutti gli obiettivi. C'era tanto potenziale»
20/11/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo essere tornata, nel 2023, a gareggiare nel Wec, nella massima categoria delle gare di durata dopo 50 anni di assenza, la Ferrari è tornata a vincere ai massimi livelli del Motorsport, avendo da poco conquistato il mondiale Wec. Una scelta vincente, voluta dal presidente John Elkann e dal Global Head di Ferrari Endurance e Corse Clienti Antonello Coletta, che è stata ripagata con i 3 trionfi consecutivi alla 24 ore di Le Mans e, come detto, dal doppio Mondiale piloti e costruttori colto in questo 2025. Un'impresa che, oltre a portare grande gioia, ha spezzato un digiuno che per il Cavallino, nelle ruote coperte, durava da 53 anni e ha rimarcato il valore di questo traguardo, possibile grazie ad una squadra di primo livello e grazie al lavoro dei piloti, Antonio Giovinazzi, James Calado e Alessandro Pier Guidi, che hanno issato la 499P numero 51 sul tetto del mondo.

Bilancio positivo

In occasione delle Finali Mondiali Ferrari, chi scrive ha avuto modo di parlare in esclusiva per 'Formula1.it', con uno degli artefici di questa grande impresa del Cavallino, James Calado, tracciando un bilancio della stagione da poco conclusa, analizzando i segreti dietro questa impresa e analizzando la crescita della Hypercar italiana. Un bilancio che, viste le posizioni raggiunte nel campionato piloti e in quello costruttori, non può che essere positivo. "Mi sento di dire che la stagione sia andata davvero bene - ha ammesso Calado - la prima parte di campionato è stata molto più solida rispetto alla seconda metà. Verso il finale abbiamo avuto diverse difficoltà, non tutto è andato come sperato. Non tanto a causa della nostra velocità o dello stato di forma, quanto per diverse circostanze che si sono verificate negli ultimi eventi disputati. Sono le gare. Malgrado tutto l'obiettivo di inizio anno era quello di raggiungere tutti i target che ci eravamo prefissati".

Il coronamento di un percorso

In questo bilancio, ovviamente, non poteva mancare una nota positiva verso la crescita, in soli tre anni, del progetto 499P, da subito competitivo e capace di arrivare al successo prima del previsto. "Non sarei dove sono ora - ha sostenuto l'inglese- senza avere il chiaro obiettivo e l'ambizione di vincere. Tre anni fa la Ferrari 499P era una macchina nuova per una categoria, quella delle Hypercar, completamente nuova. Non è stato facile, in questi anni, crescere ed estrarre tutta la velocità dal progetto. Ma abbiamo dimostrato da subito di essere competitivi (dal debutto a Sebring nel 2023, ndr) e avere davvero un gran potenziale che poi ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari, come le tre vittorie consecutive a Le Mans o diventare campioni del mondo...".

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Foto copertina x.com


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