La stagione 2025 della McLaren ha vissuto un momento cruciale a Monza. Martin Brundle, storico commentatore di Sky Sports F1, ha individuato proprio nel controverso ordine di scuderia imposto a Oscar Piastri il punto di svolta che ha segnato il crollo dell’australiano nella corsa al titolo, aprendo la strada al trionfo del compagno di squadra Lando Norris.

Il Gran Premio d’Italia è stato caratterizzato dalla decisione della McLaren di ordinare a Piastri di restituire la posizione a Norris dopo un pit stop lento. La squadra aveva scelto di far rientrare Piastri per primo, nonostante non fosse il leader, per difendere la doppia posizione alle spalle di Verstappen. Ma l’errore al box di Norris ha ribaltato la situazione.
Brundle ha spiegato:
“A Monza, gli è stato chiesto di restituire una posizione a Lando dopo i pit stop. Per me è stata una decisione molto chiara da parte del team. Hanno chiesto a Lando di cedere il suo pit stop prioritario, essendo il leader della McLaren, a Oscar per aiutare il suo compagno di squadra a difendersi dalla Ferrari di Leclerc, con la promessa di non fare undercut. Lando ha giocato di squadra e ha detto ‘sì’ nonostante fosse contro i suoi interessi. Piastri ha effettuato il primo pit stop in 1,9 secondi e, inevitabilmente, quello di Norris ha richiesto 5,9 secondi, con un undercut che ha portato Oscar in testa. Il team ha corretto la situazione in pista.”
Da quel momento, Piastri ha vissuto un calo evidente: sei gare senza podio, errori pesanti a Baku e un secondo posto amaro in Qatar, dove la McLaren ha scelto di non fermarlo sotto Safety Car.
Mentre Piastri faticava, Norris ha saputo trasformare la pressione in forza. Con due vittorie splendide in Messico e Brasile e una crescita mentale evidente, il britannico ha ribaltato un deficit di 34 punti, imponendosi come leader della McLaren.
Brundle ha sottolineato:
“Lando ha fatto un grande passo avanti nella gestione mentale in questa stagione e ha iniziato a convertire regolarmente la pole position in vantaggio alla fine del primo giro. Un buon esempio è stata la sua straordinaria corsa in Messico fino alla prima curva. Ha piazzato la sua auto in modo eccellente, appena davanti a un gruppo di quattro vetture affiancate, poi ha frenato nel punto giusto con la giusta intensità, ha affrontato la prima chicane in modo pulito e ha semplicemente dominato la gara con facilità. Ha gestito molto meglio le situazioni di pressione, sia nelle qualifiche, sia in gara, sia fuori dalla vettura. Ha smesso di essere così duro con se stesso in pubblico, cosa che non faceva altro che alimentare i suoi rivali. La sua abilità di guida è sempre stata buona e quest’anno è migliorata ulteriormente con sorpassi e difese più incisivi e una gestione degli pneumatici eccellente, come la sua vittoria a Budapest, con grande disappunto di Piastri.”
Il racconto di Brundle mette in luce due percorsi opposti: da un lato Piastri, frenato da un episodio che ha minato fiducia e continuità; dall’altro Norris, capace di crescere dentro e fuori dalla pista e di trasformare la pressione in vittorie decisive. La McLaren ha vissuto una stagione di contrasti, ma il verdetto finale ha premiato chi ha saputo evolversi mentalmente oltre che tecnicamente.
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