Lewsi Hamilton vince per la seconda volta il Gp di Singapore
21/09/2014 16:10:29 Tempo di lettura: 5 minuti

Sotto i fuochi d’artificio di Marina Bay, che incorniciano uno scenario ormai noto ma sempre sbalorditivo e spettacolare, Lewis Hamilton trionfa sul circuito cittadino di Singapore in modo sobrio ma felice, con la consapevolezza che finalmente qualcosa è cambiato e che la sorte non colpisce solamente lui e la sua Mercedes numero 44. La settima vittoria 2014 dell’inglese è un vero pugno da KO per il suo rivale e compagno di team, che oggi ha invece assaporato l’amarezza di un ritiro inaspettato: Hamilton passa in testa al mondiale con tre punti di vantaggio su Rosberg, colmando totalmente il distacco di ben 22 punti che ancora esisteva dopo Monza. Una vittoria meritata, quella di Lewis: dopo una rocambolesca pole per soli sette millesimi di secondo, il campione 2008 ha condotto una gara magistrale, gestendo al meglio la sua Mercedes e le gomme Pirelli, riuscendo perfino ad annullare lo svantaggio della solita safety car di Singapore e ricostruendo un distacco abissale sul secondo classificato nell’arco di una serie di giri a fine gara.

Un dominio che rende giustizia al talento del pilota britannico, certamente aiutato dalla profonda competitività della sua monoposto, che resta pressoché imbattibile su qualunque tipo di tracciato. La grande illusione Ferrari (che comunque è diventata consapevolezza di un lieve passo avanti) è durata fino alle qualifiche del sabato: Fernando Alonso ha concluso in prima posizione la prima e la terza sessione di libere, con un secondo posto nella seconda. Poi i risultati assolutamente incredibili nel Q1 e nel Q2, quando lo stesso Alonso e Kimi Raikkonen si contendevano la prima posizione e sembravano poter avverare un’inspiegabile magia nel fine settimana di Singapore. Infine il Q3, con il ritorno alle “solite” posizioni ma con distacchi decisamente contenuti, quasi incoraggianti, dalla testa (ovviamente Mercedes). E oggi la gara: una grande partenza per lo spagnolo, che in un solo audace colpo si stava sbarazzando delle due Red Bull per andare a prendere l’unica Mercedes superstite, quella di Hamilton.

A complicare le cose, a far perdere ad Alonso una probabile terza posizione (che poteva anche essere seconda) ci ha pensato la combinazione strategica scelta improvvisamente dalla Ferrari, che invece di marcare in modo serrato i diretti rivali ha optato per un cambio gomme non appena entrata la safety car. Un’idea costituita da un azzardo (il che non è male vista la situazione di quest’anno, lo abbiamo già detto), che però non ha pagato: le Red Bull, che hanno scelto una sequenza di cambi gomme simile a quella della Ferrari, hanno potuto sopravanzare Fernando e concludere così a podio dietro la Mercedes vincitrice. A posteriori tutto è molto semplice, è chiaro, ma se la Ferrari avesse seguito una strategia maggiormente standard avrebbe potuto portare a casa il piazzamento d’onore. Conta comunque averci provato, aver dimostrato che le cose potrebbero migliorare, specie in questo momento di grandi cambiamenti, di modifiche epocali per tutto l’assetto del Cavallino.

Cambiano le cose, quindi, anche nel team Mercedes: il leader in classifica, a cinque gare dalla fine del mondiale, è cambiato. E tutto sommato a chi vuole vedere spettacolo fino al termine di questa stagione, può andar bene così. I giochi sono definitivamente riaperti e adesso toccherà a Nico Rosberg mantenere i nervi saldi, stare davanti per riconquistare la testa della classifica. Lewis Hamilton ha sicuramente qualche motivo di serenità in più: ha vinto le ultime due gare, su circuiti estremamente diversi, e di questo passo gli basterà stare davanti al compagno di squadra per difendere e incrementare il vantaggio appena acquisito. Tra due settimane si va a Suzuka, Giappone, per scrivere l’ennesimo capitolo di questa bella sfida iridata.

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