Gp USA 2014 - Analisi strategie
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Lewis  Hamilton,  Mercedes,  ha  conquistato  la  vittoria  del Gran Premio degli Stati Uniti  con  una strategia a due soste, dopo essere partito  dalla seconda posizione in griglia. Con questa vittoria, la 32esima in carriera, l’inglese ipoteca la  conquista  del  mondiale  piloti,  che  gli  può  essere  contesa  solo  dal  compagno  di squadra  Nico  Rosberg,  e  raggiunge  Fernando  Alonso  al  quinto  posto  della  classifica generale  di  tutti  i  tempi,  oltre  che  assicurarsi  la  leadership  assoluta  tra  i  campioni britannici di tutti i tempi.
Hamilton è partito  con le gomme soft e ha completato gli ultimi due  stint con le gomme medium,  vincendo  la  gara  con  4  secondi  di  vantaggio.  La  stessa  strategia  è  stata adottata dal suo compagno di squadra.  Sono partiti con gomme soft tutti i piloti, tranne Nico Hulkenberg (Force India), Daniil Kvyat (Toro Rosso) e Sebastian Vettel (Red Bull), che con tale  strategia  è riuscito a risalire fino al settimo posto dopo essere partito dalla pit lane.
I  piloti  della Williams  hanno  utilizzato  uno  schema  a  due  stop,  effettuando  i  due  stint iniziali con le gomme soft, in modo da  massimizzare il passo  gara, per poi  affrontare  lo stint finale con le medium.
Daniel Ricciardo su Red Bull (ottavo) ha preferito anticipare lo stop rispetto a tutti gli altri piloti.  Ancora  diversa  la  scelta  del  ferrarista  Alonso  che  è  stato  il  solo  dei  top  10  ad adottare una strategia soft-midium-soft.
L’ingresso della safety car al primo giro ha spinto diversi piloti, tra i quali i due McLaren, ad  anticipare l’entrata nei  box  e  cambiare  la  strategia inziale.  La tattica più interessante è stata quella di Vettel, che ha effettuato un solo giro con gli pneumatici soft in presenza della  safety car:  potenzialmente  questa scelta  gli avrebbe consentito di completare  la gara  di  56  giri  senza  dover  fermarsi  di  nuovo.  In  realtà,  ha  preferito  passare  ai  box quattro volte in totale, per poi arrivare in zona punti al settimo posto.

Paul  Hembery,  Direttore  Motorsport  Pirelli,  ha  commentato:  “La  buona  resa  delle gomme in  termini di degrado e grip ha favorito una varietà di strategie a beneficio della spettacolarità  della  gara.  La  prestazione  degli  pneumatici  è  ovviamente  cambiata rispetto  a  sabato,  a  causa  delle  temperature  più  alte.  Lewis  Hamilton  ha  sfruttato  al meglio  le gomme, ottenendo un vantaggio rispetto a  Nico Rosberg. Congratulazioni  a Mercedes  per  il  titolo  piloti:  ora  dobbiamo  solo  aspettare  chi,  tra  Lewis  e  Nico,  lo vincerà”.

La strategia vincente:
Pirelli  aveva  previsto  che  una  strategia  a  tre  soste  sarebbe  stata teoricamente  la  più veloce  per  completare  i  56  giri  di  gara,  benché  una  strategia  a  due  soste  avrebbe
consentito di evitare  il traffico.  In  teoria,  la  strategia più veloce era: partenza con le soft, nuovo set di soft al 12° giro, ancora soft al giro 25 e poi medie al giro 38. La strategia a
due stop era:  partenza  con  le  soft, cambio  con le medium al 14°  giro e ancora medium al 35° giro.
Hamilton ha cambiato le medium al 16° e al 33° giro: una strategia molto vicina a quella ipotizzata da Pirelli, nonostante la lunghezza del primo stint, dovuta all’ingresso della safety car.

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