Toto Wolff è uno dei personaggi mediaticamente più "simpatici" del circus. Sempre disponibile nelle interviste, tenta di parlare italiano, tra pugni sul tavolo e battute scherzose ha fatto a volte sorridere a volte infuriare i tifosi della Rossa. In diverse occasioni non ha lesinato grandi elogi per la Ferrari, ma in questi mesi ad ogni sua dichiarazione è coinciso un passo avanti della Mercedes, una strategia con cui forse ha voluto mascherare la grande consapevolezza che le sue monoposto avevano grandi margini di miglioramento.
Ancora una volta, e nel momento più "buio" della stagione, arrivano altri elogi:
"Per me non importa dove siamo a metà stagione è bello avere un bel vantaggio nel campionato costruttori ma, allo stesso tempo, siamo ancora indietro nella classifica piloti. La Ferrari ci ha sorpreso, è stato impressionante vedere quanto siano cresciuti in questa stagione. Sono soddisfatto anche della competitività della Force India con un grande duello tra i due piloti. Bottas? Con Rosberg sono due personalità completamente diverse. La gente dice che per Nico è stato facile entrare in F1, ma io la vedo in modo diverso."
Elogi che fanno strano eco alle dichiarazioni di Arrivabene, in cui chiede umiltà e lavoro a tutto il team.