Probabilmente è andato, stavolta quasi del tutto: se dopo Singapore il tifo Ferrarista poteva ancora cullare qualche residua speranza di rimonta per il titolo mondiale, anche gli auspici dei più ottimisti sono rimasti in Malesia, per così dire. Il che non vuol dire che sia finita la lotta, restiamo anzi convinti che Lewis Hamilton debba attendere l'ultima bandiera a scacchi per fregiarsi del titolo di Campione del mondo 2017. Ottimismo della volontà, pessimismo della ragione, se rendiamo l'idea.
Però c'è un altro orgoglio ferrarista che riluce, in questo inizio d'autunno sfortunato e compromesso e che, potremmo dire, riconforta il cuore del popolo del Cavallino: è il gesto che Sebastian Vettel ha compiuto, sia al termine delle prove ufficiali che dopo la maiuscola prova nella gara di Sepang, tributando allo staff dei meccanici un riconoscimento che va oltre gli errori, gli episodi sfortunati, la gestione di questo o quel particolare. Forse, se ci riflettiamo fino in fondo, un campione è tale quando condivide con chi lo accompagna ogni momento della sua parabola sportiva, anche quelli più difficoltosi e non direttamente dipendenti dalle sue prestazioni o dalla sua volontà. In questo senso Vettel ha saputo, con gesto tanto significativo quanto simbolico, radunare sotto l'ombrello del proprio esempio un intero gruppo di lavoro che si stava leccando le ferite dopo aver pagato carissimi i propri errori. Aggregare i propri uomini in un frangente in cui tutto, attorno, è disgregante; rimotivare con un abbraccio tutti quei professionisti che hanno il dovere di continuare a crederci fino all'ultima curva: il pilota che ha quasi superato se stesso arrivando a ridosso del podio dopo essere partito dallo scantinato dell'ultima posizione, è stato ancora più grande una volta sceso dalla monoposto. Una monoposto che avrebbe vinto sia a Singapore che in Malesia, probabilmente, se il dio delle corse non si fosse divertito a soffiare su Maranello tutte le varianti più rocambolesche.
Dentro i box di una Ferrari sconfitta, si è consumato un gesto moralmente vittorioso. Al prossimo traguardo tinto di rosso ci si renderà conto di quanto sia stato importante.