Notizia recente è quella della partecipazione di Fernando Alonso alla 24 Ore di Daytona il prossimo Gennaio con il team di Zak Brown.
Per molti addetti ai lavori, la scelta di partecipare alla Classica negli States, è l'antipasto della partecipazione di Alonso alla 24 Ore di Le Mans.
A distanza di qualche giorno, il pilota della McLaren ha rilasciato delle dichiarazioni riguardo alla scelte per il futuro della sua carriera, nel quale vorrà ampliare i campi di gara oltre alla F1:
"Voglio essere il miglior pilota del mondo! E per dimostrarlo devi correre in categorie differenti, devi vincere con vetture diverse, e delle volte devi andare fuori dal piccolo mondo della Formula 1. Il motorsport è qualcosa di più grande della Formula 1. I miei piani per il motorsport sono più importanti di quanto si possa pensare. Aspettate e vedrete".
L' asturiano non si sbilancia, ma fa capire che il suo target prima di appendere il casco al chiodo, è quello di centrare la Tripla Corona, ovvero vincere un Mondiale di F1, la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans, e questa impresa è riuscita solamente una volta nella storia, a Graham Hill.
"Negli ultimi otto o nove anni ho cercato di ampliare i miei orizzonti ma non è stato possibile con nessuno dei capi che avevo avuto.
Credo che Zak Brown abbia capito che il motorsport è più grande di quello che pensiamo, e la nostra partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis ha accresciuto il valore del brand McLaren negli Stati Uniti. Credo sia una situazione vincente per tutti e sono felice di questo approccio".
Visione del Motorsport da vero racer, quella di Alonso, che non gli è stato però possibile vivere e realizzare in quanto negli ultimi anni lo Spagnolo ha gareggiato con Ferrari, Mclaren e Renault, tutti marchi che non lasciano molto potrete decisionale ai loro piloti.
Ora però Alonso, sfruttando la disastrata situazione della Mclaren-Honda, è riuscito a trovare della scappatoie dalla debacle della PU giapponese, ed è riuscito ad impegnare le trattative, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista delle clausole a suo favore, tra cui appunto la partecipazione ad eventi extra F1.
Il pilota numero 14 ha poi parlato di come affronterà la 24 Ore Americana:
"Cercherò di effettuare prove al simulatore per confrontarmi con le differenti condizioni in cui si correrà, di giorno, di notte e per abituarmi a tutte le novità che troverò. Ci saranno i test all'inizio di gennaio dove scenderemo in pista con tutte le vetture. Probabilmente conoscerò il circuito in quella occasione ed imparerò a confrontarmi col traffico, con i pit stop e con la procedura di cambio pilota.
E' la stessa situazione in cui si troveranno Lando Norris e Paul Di Resta, quindi dovremo fare il massimo per aiutarci a vicenda e condividere ogni tipo di informazione che apprenderemo".
Problemi di approccio facilmente risolvibili, in particolare per Alonso, come ha già dimostrato lo scorso Maggio durante la 500 Miglia di Indianapolis, durante la quale è stato immediatamente competitivo e non ha mai sfiorato neanche minimamente il muro.
L'unica situazione alla quale lo Spagnolo non è assolutamente abituato è quella del cambio di pilota durante la competizione.
Fernando Alonso, si prepara ad affrontare un’altra sfida nella sua carriera, bella ma povera di successi, per provare a lasciare il segno nel Motorsport, diversamente da come si era immaginato, cioè vincendo in Formula Uno.
Infatti, avendo capito durante le ultime stagioni che le possibilità di vittoria nel Circus Iridato diminuivano, a causa della scarsa performance delle sue monoposto, ha deciso di affacciarsi in altri Mondi fuori dalla F1, per vincere e scolpire per sempre il suo nome negli annali del Motorsport.