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Red Bull in Messico per confermare il trend degli ultimi anni
22/10/2019 15:32:30
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Da quando il Messico è tornato in calendario (2015) la Red Bull è risultata essere sempre molto competitiva, sopratutto nelle ultime due edizioni: vittoria per Max nel 2017, prima fila completa nel 2018 con la Pole di Ricciardo e conseguente vittoria di Verstappen. Data la ritrovata competitività della Ferrari in questo finale di 2019, Max non è molto sicuro di riuscirsi a replicare domenica, anche se non per questo alzerà bandiera bianca senza aver lottato... Più fiducioso invece Albon, che complice anche il quarto posto finale conquistato in Giappone, sente di poter finalmente dire la sua.
Max Verstappen:
"Non vedo l’ora di tornare in Messico. Gli ultimi due anni lì sono stati davvero speciali, con altrettante vittorie. Il Gran Premio è un grande evento e i fans sono molto appassionati di Formula 1. Le persone sono amichevoli e hanno una mentalità rilassata, il che mi piace, così come il cibo, che è davvero buono. Ci sono tantissime persone durante la gara e l’atmosfera in pista è incredibile con la presenza dei Mariachi, i DJ sul podio e tutto il resto. Mi piace guidare lì, la pista è molto diversa rispetto al solito essendo in alta quota, e questo abbassa notevolmente l’aderenza. Le curve sono molto tecniche, quindi bisogna lavorare duramente per ottenere il meglio dalla vettura, ma solitamente andiamo bene su questo circuito. Quest’anno mi aspetto qualche difficoltà in più visto il ritmo della Ferrari, ma penso che potremo fare nuovamente un’ottima gara”.
Alexander Albon:
“Dopo aver conquistato il mio miglior risultato in Giappone la scorsa settimana, ho acquisito fiducia in vista del Messico. A Suzuka ho consolidato il rapporto con il team, quindi voglio sfruttare questo slancio anche nel prossimo weekend. Storicamente quella dell’autodromo Hermanos Rodrdiguez è una pista favorevole per la Red Bull, visto che lo scorso anno sono state conquistate Pole Position e vittoria. Così come in Giappone, sarà un altro circuito nuovo per me, però sembra un po’ più 'tollerante'. Non vedo l’ora di affrontare la parte dello stadio, è un settore speciale anche per la vicinanza del pubblico”.
