È la notizia più attesa dagli amanti del motorsport italiano. Il GP di Imola, quello del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, diventa ufficialmente un appuntamento fisso del Circuito almeno fino al 2025. Per il presidente della Regione emiliana Stefano Bonaccini si tratta di un "traguardo storico. Dopo le ultime due edizioni sperimentali - dice il Governatore - adesso questo Gran Premio può tornare a essere un appuntamento fisso".
È stato il Governo a sbloccare la pratica che ha premiato l'Autodromo internazione Enzo e Dino Ferrari. Mario Draghi, presidente del Consiglio, ha dunque firmato il mandato ad Aci a sottoscrivere il contratto con Formula One. A voler essere più precisi, il progetto ha visto la collaborazione di Governo, Regione e organismi di governo dello sport. Questa, nel dettaglio, la ripartizione degli oneri economici. I 20 milioni di euro stagionali stanziati dalle istituzioni prevedono che 12 siano sborsati dell'esecutivo nazionale, ripartiti a loro volta tra Ministero degli Affari esteri e dall'ICE, istituto per il commercio estero (7 milioni in totale), dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (cinque milioni), dalla Regione Emilia Romagna (cinque milioni), dal CON.AMI di Imola (due milioni) e dall'ACI (un milione).
Bonaccini non trattiene la gioia: "Con la firma del presidente Draghi, che voglio ringraziare, il Governo ha voluto sostenere la proposta di accordo pluriennale che abbiamo presentato come Regione Emilia Romagna. Adesso il Gran Premio di Imola può tornare a casa e devo dire che la sua collocazione naturale è proprio questa: essere un appuntamento fisso del circuito".
L'autodromo aveva ospitato la Formula 1 a fine 2020 per ragioni che tuttavia non hanno a che vedere con le logiche della programmazione a lungo termine. Infatti, a causa del Covid, furono cancellati molti appuntamenti già fissati in calendario. Situazione, questa, che costrinse la FIA a cercare dei circuiti alternativi. Successivamente, il 18 aprile del 2021 l'autodromo ha ospitato a sorpresa una gara di Formula 1 in quello che - a posteriori - possiamo considerare il preludio dell'accordo pluriennale.
Insomma, Imola non è stata solo una meteora nel Circus. Chi parlava di tappa volta - perdonate la il pessimo gioco di parole - a tappare i buchi causati dal Covid dovrà necessariamente ricredersi. Il circuito del Santerno è rientrato dalla porta principale. Ed è tornato per restarci.
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