All'esordio in Formula 1, nonostante la casella dei punti segni ancora il numero zero, Mick Schumacher non sta di certo sfigurando. Le sue prestazioni alla guida della Haas, ad esempio, sono nettamente migliori di quelle del compagno di squadra russo Nikita Mazepin. Il pilota tedesco sta ben dimostrando di meritare un ruolo da protagonista nel Circus. Tuttavia, secondo molti, il figlio d'arte avrebbe potuto fare una scelta diversa nel 2020, sposando un Team che gli avrebbe dato sicuramente più visibiità e chance di emergere dai bassifondi della griglia. Uno di quelli che la pensa così è Bernie Ecclestone. L'ex boss della massima categoria motoristica si è soffermato sulla questione al sito ufficiale della F1:
"Mick sta battendo il compagno di squadra e per ogni pilota è sicuramente la cosa più importante, ma ha necessità di un avversario più forte. Mazepin non è un buon termine di paragone. Inoltre, ha bisogno di un’auto più valida. Scegliendo l'Alfa Romeo avrebbe potuto confrontarsi con un compagno veloce ed esperto come Kimi Raikkonen, che tra l’altro aveva intessuto un ottimo rapporto con suo padre quando erano rivali. Lo avrei visto bene anche all'Alpha Tauri, Franz Tost è un capo che sa gestire i giovani talenti molto bene e fanno un buon lavoro".
Bernie Ecclestone si è spesso cimentato in dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano. Ma stavolta potrebbe avere proprio ragione. Due estati fa, probabilmente, Mick avrebbe fatto meglio a guardarsi attorno più a lungo, scegliendo una soluzione maggiormente consona alle sue aspettative e potenzialità. "Errore", inoltre, ripetuto anche quest'anno. La conferma alla Haas per il 2022 è abbastanza sconfortante.
Ma, in fondo, che ne sappiamo noi? Potremmo anche aver ragione se ci limitassimo ad analizzare il biennio 2020-2022. Ma chi dice che il rampante tedesco non sia già certo di un definitivo salto di qualità nel 2023? Non dimentichiamo che è pur sempre un pilota Ferrari...