Villeneuve: Wolff ha causato un danno d'immagine, Hamilton ne sta prendendo le distanze

Hamilton sarà o non sarà al volante della Mercedes al via della stagione 2022? Una domanda che tutti si pongono e nessuno possiede ancora una risposta certa. Da contratto, tutto dovrebbe svolgersi senza nessun colpo di scena con Lewis e Russell a prendere parte al mondiale da 'buoni' compagni di squadra. Anche perché, in caso contrario, la casa di Stoccarda avrebbe già dovuto correre ai ripari cercando un sostituto.

Il silenzio social di Hamilton però è pesante. Per uno che aveva fatto delle piattaforme di comunicazione una vera e propria forma di business, il prolungarsi di questa quiete apparente che perdura dall’11 dicembre è un gesto indubbiamente molto forte.

Un segnale a cui molti addetti ai lavori stanno cercando di dare una spiegazione. L’ultima e interessante osservazione in merito, viene fatta dal campione del mondo 1997, Jacques Villeneuve intervenuto alla ‘Gazzetta dello Sport’: “Interpreto il suo silenzio come un modo per prendere le distanze da Wolff. Perché si può perdere con stile, ma Toto si è comportato come qualcuno che quando si accorge di star perdendo una partita a Monopoli prende e butta all’aria il banco. Ha causato un danno d'immagine. Hamilton su questo tema è molto sensibile, perché sogna un futuro in America, forse a Hollywood”.

Jacques Villeneuve, campione del mondo 1997

Parlando invece dell’aspetto prettamente sportivo, il pensiero di Villeneuve non è molto positivo. Secondo il canadese la voglia di correre potrebbe esser venuta meno in seno al campione britannico e potrebbe subire anche un’ulteriore flessione nel caso in cui poi le prestazioni della Mercedes non dovessero essere in linea con le aspettative.

Alla domanda se pensa che Lewis possa continuare a correre ancora a lungo il campione 1997 ha risposto: “Tutto dipenderà dalla bontà della nuova Mercedes. Se sarà facile vincere o meno. Se dovesse diventare più complicato… Non saprei. Lewis si sta stancando. Ha trascorso stagioni tranquille dopo il ritiro di Nico Rosberg. Di certo non voleva vivere un anno come l’ultimo. Pensava di arrivare ai record con facilità, ma non è stato questo il caso”.