Piero Ferrari, figlio di Enzo (il fondatore della Casa di Maranello), si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per un'interessante intervista.
Nel giorno in cui è stato annunciato il nome della vettura 2022, il vicepresidente della Rossa si è soffermato sul modo in cui il padre sceglieva le varie sigle delle monoposto, e ha detto la sua sul nuovo regolamento della Formula 1. Di seguito un estratto delle dichiarazioni.
Le parole di Piero Ferrari
Ecco quanto dichiarato da Piero Ferrari ai microfoni della Rosea:
Su come Enzo Ferrari sceglieva le sigle delle auto
"Semplice, si faceva riferimento alla cilindrata e al numero dei cilindri. Ad esempio negli anni Sessanta, con i motori di 1500 cmc le sigle erano 156 o 158 a seconda che avessero sei o otto cilindri. Era il propulsore che dettava legge, lo stesso avveniva per le vetture stradali con la famosa serie delle 250 che rappresentava la cilindrata unitaria dei nostri 12 cilindri da 3 litri. A volte accanto alla cilindrata unitaria c’era anche una lettera: B che stava per boxer,T per cambio trasversale, nell’era turbo la C per compressore e K per il turbo KKK. Forse sarà per via dell’età ma per quel che riguarda la F.1 io metterei sempre l’anno vicino alla sigla in modo da ricordarci quando ha corso. Mio padre faceva riti particolari legati a questo tipo di annuncio? No, mio padre faceva un mini depliant - un fogliettino giallo - che conteneva le caratteristiche della macchina e al momento della stampa decideva il nome. Una cosa molto semplice".
Sull'usanza di Enzo Ferrari di non celebrare le date
"Ha celebrato solo il 40 anni della Ferrari con la F40? Esatto, nelle corse ci sono state delle rare eccezioni legate a delle vittorie, come la 250 Le Mans che univa la celebrazione dei precedenti successi alla 24 Ore e il fatto che quell’auto fosse destinata a disputare proprio quella corsa".
Sul nuovo regolamento della Formula 1
"Agli amici che mi chiedono di spiegare loro che cosa è cambiato nel regolamento dico che è come a MasterChef: ci hanno dato gli ingredienti e poi c’è qualcuno che cucina un piatto buonissimo e qualcun altro meno. Questo per spiegare la complessità del regolamento che non è stato modificato ma riscritto. L’ho letto ma ho fatto davvero fatica a comprenderlo".
Sulla F1-75
"Ho visto il modello in galleria. Che cosa mi ha colpito? Aspetti il 17...".