La serie Netflix "Drive to Survive" ha il gran merito di aver portato un pubblico nuovo e giovane in F1. Tuttavia, è stata anche spesso criticata per aver drammatizzato eccessivamente determinati eventi in nome dell'intrattenimento.
A tal riguardo, il circus è praticamente spaccato a metà. C'è chi come Max Verstappen ha rivolto critiche molto esplicite alla serie ("Mi tiro fuori, inventano rivalità. Voglio fatti e cose reali") e ha deciso drasticamente di non partecipare alla prossima stagione. E c'è chi, invece, come Daniel Ricciardo, ritiene che lo spettacolo abbia generato grandi vantaggi allo sport e che la drammatizzazione degli eventi sia un piccolo prezzo da pagare.
Di quest'ultimo avviso sembrerebbe essere anche Nico Hulkenberg. Scopriamo di più!
Le parole di Nico Hulkenberg
Nico Hulkenberg ha recentemente affermato che lo spettacolo tende a ritrarre gli eventi in un modo diverso da come sono accaduti. Al contempo, però, ha anche ammesso che a suo parere è stato raggiunto un "buon equilibrio" tra drammatizzazione e realtà.
Descrivendo il popolare documentario in un post su LinkedIn, Hulkenberg ha scritto:
"I realizzatori del documentario hanno trovato un buon equilibrio tra Hollywood e la realtà. Certo, non tutto è esattamente come viene rappresentato, ma è molto divertente e fruibile in qualsiasi momento e in tutto il mondo nei 27 mercati più importanti".
Poi ha così concluso la sua analisi:
“Un fatto molto importante è che stanno guadagnando di nuovo spettatori giovani, proprio quelli che avevano perso o non potevano raggiungere negli ultimi anni. Nel mese successivo all'uscita delle stagioni di Drive to Survive, il canale Instagram di F1 ha guadagnato circa 500.000 nuovi follower e anche i canali dei piloti hanno avuto un enorme impulso".