Il GP di Monaco inizia subito con una sopresa in realtà parzialemente annunciata: piove sul circuito di Montecarlo e la procedura di partenza viene ritardata inizialmente di 16 minuti e viene annunciato che il giro di formazione si svolgerà dietro la Safety Car e con gomme full wet.
La pioggia a Monaco è una di quelle variabili che realmente possono cambiare tutto ed ovviamente è qualcosa che la Ferrari propria non voleva, considerando le performance consistenti della F1-75 anche sul ritmo gara e con entrambi i piloti in prima fila.
I primi metri dietro la SC sono da panico, le macchine non riescono ad accelerare senza pattinare tantissimo. I giri di formazione si susseguono perchè la pioggia non accenna a diminuire, ed infatti arriva la bandiera rossa. Gara momentaneamente sospesa, si ripartirà alle 16.05 dietro la Safety Car, con full wet e con 1 giro già assegnato dei 77 totali.
Il giro alle spalle della SC è comunque complicatissimo e Latifi va a toccare il muro al Casinò e va quasi a muro anche Stroll che si lamenta che "la macchina non gira". La SC lascia la pista e si parte finalmente alle 16:10, con un ritmo ovviamente molto cauto, alcuni piloti ne approfittano per andare ai box e montare gomma intermedia.
Leclerc prova a dettare il ritmo ed è paradossalmente lui a prendersi molti rischi, andando più volte a pattinare con il posteriore.
Dopo i primi 5 giri è Gasly a fare il giro veloce, era stato uno dei piloti a montare gomma intermedia nei primi giri. I tempi di Gasly spingono l'Aston Martin a richiamare Vettel ai box per montare anche lui gomma intermedia.
Nonostante le gomme full wet è Leclerc, con pista libera, a registrare giri veloci in sequenza ed al giro 12 ha 5 secondi di vantaggio sul compagno.
Il primo sorpasso in pista è di Perre Gasly che riesce a guadagnare una posizione ai danni di Zhou con un bel attacco al Mirabeau ed un ritmo che grazie alle gomme intermedie è di almeno 6 o 7 secondi più rapido dei piloti davanti a lui con full wet. Seconda vittima di Gasly è Daniel Ricciardo, questa volta dopo la chicane del porto, in piena trazione.
La Mercedes vede i tempi di Gasly e richiama ai box Hamilton, stessa cosa fa Red Bull con Perez che rientra in pista alle spalle di Norris in quinta posizione.
Le scelte strategiche in questo momento sono fondamentali e i tempi di reazione del muretto devono essere immediate. Quando Ferrari richiama Leclerc ai box è già troppo tardi e il monegasco perde la prima posizione e rientra in pista alle spalle di Perez, ma davanti a Verstappen che anche lui si era fermato il giro prima per montare le intermedie. Rimane invece in pista Sainz, che tenta di passare direttamente da full wet a gomme da asciutto.
Ferrari rischia tutto e non richiama solo Sainz per montare slick, ma anche Leclerc. Timing completamente sbagliato perchè Red Bull reagisce subito, richiama entrambi i suoi piloti ai box che riescono ad uscire davanti a Leclerc che da primo si ritrova quarto. Dopo il caos delle soste Perez è primo, Sainz secondo, Verstappen terzo e Leclerc, appunto, quarto.
Al giro 27 le immagini staccano su una Haas, o meglio su un pezzo della Haas, il retrotreno della monoposto di Mick Schumacher che vediamo fermo in mezzo alla pista, per un incidente violentissimo contro le barriere. Per fortuna passano solo pochi secondi prima di sentire il pilota via radio rassicurare il team sulle sue condizioni. Safety car in pista per recuperare tutti i pezzi della Haas completamente distrutta. Passano alcuni giri e viene esposta la bandiera rossa, gara interrotta quando mancano 47 giri. Leclerc è infuriato con il muretto per le scelte fatte e dopo essere sceso dalla F1-75 va subito verso la postazione al secondo piano dei box Ferrari.
La gara riprenderà con una rolling start alle spalle della Safety Car, quando è certo quindi che non si disputeranno tutti e 77 i giri per il limite due ore. Alla ripartenza le due Red Bull scelogno di montare gomme medie gialle nuove, mentre sulle Ferrari vediamo gomme bianche hard usate, anche questa una scelta difficilmente comprensibile.
Nei giri successivi giri rivediamo il classico trenino di Monaco, in cui Sainz e Leclerc si rubano l'un l'altro il punto addizionale del giro veloce, ma non riescono minimamente ad attaccare le Red Bull davanti a loro.
Via radio Sainz chiede se sulle ruote di Perez è arrivato il graining, dai box gli rispondono "non ancora", dando quindi una motivazione alla scelta delle gomme hard sulle Rosse alla ripartenza.
A 15 minuti dalla fine altro grande spavento. Le immagini staccano sull'Alfa Romeo di Zhou che nel tentativo di passare Latifi va in derapata alla staccata della chicane del porto e miracolasemente riesce a tenerla in pista. Via radio la sua comunicazione è da premio oscar: "Ci ho provato, ma avrò bisogno di un paio di mutande nuove".
A 10 minuti dalla fine si riaccende la sfida tra Sainz e Perez, con il pilota Red Bull che sembra accusare problemi con le gomme medie e gira molto più lento. Ci prova il pilota spagnolo ma nonostante i problemi di Perez non riescirà a chiudere il sorpasso, come non riuscirà neanche Leclerc a sorpassare Verstappen.
Vince quindi Perez su gentile omaggio della Ferrari, che oggi aveva comodamente in pugno una importante doppietta in ottica Mondiale. Ci sarà da lavorare in casa Maranello, anche perchè la comunicazione via radio di Leclerc ai box alla fine della gara è più che esplicita: "Non ho parole, non possiamo fare una cosa simile"
Alle spalle di Red Bull e Ferrari troviamo un bravissimo Russell che ha approfittato del caos pioggia e pit stop per portarsi in quinta posizione, davanti a Norris, che alla fine si prende il punto addizionale del giro veloce, ad Alonso ed Hamilton che terminano la gara nella stessa posizione con cui sono partiti.
Nono posto per un solidissimo Bottas che si avvantaggiano del turno di soste per sorpassare Vettel, decimo
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