Il doppio ritiro in Azerbaijan è stato un duro colpo per la Ferrari, che ha visto allungare la Red Bull e i suoi piloti nelle classifche iridate. Tuttavia, la lotta per il Mondiale è ancora lunga e a Maranello si può continuare a sognare grazie ad una vettura, la F1-75, che è palesemente la più veloce in griglia. Il progetto del Cavallino è valido e non bisogna farsi prendere dallo sconforto.
Lo sostiene a gran voce Jean Alesi, ex pilota della Rossa, nel suo consueto editorale per Il Corriere della Sera. Di seguito l'analisi.
Nel corso del suo approfondimento per il noto quotidiano, il francese innanzitutto ha sottolineato:
"Voglio parlare dell’orgoglio che anima chi lavora per la Ferrari, in pista e a casa, dentro un’azienda ultramoderna. Persone di prim’ordine che hanno gli strumenti e la fede necessari per recuperare. Posso dirlo perché sono forse il pilota del Cavallino che, in assoluto, meglio conosce il dolore che provoca una rottura mentre ti trovi in testa. E so cosa significa essere parte della Ferrari: nulla di paragonabile ad altro. Non sto cercando scuse di fronte alla delusione di Baku. Però stiamo parlando di una macchina capace di ottenere 6 pole nelle ultime 8 gare".
Poi si è soffermato sul progetto della Ferrari, esaltando il lavoro svolto dagli uomini del team italiano con grande coraggio:
"Quindi è molto valido il progetto, è straordinario il gruppo che l’ha realizzato partendo da una posizione davvero critica. Negli ultimi due anni questa squadra è stata costretta a compiere un recupero mostruoso. Per riuscire a farlo si è caricata di rischi elevatissimi, lavorando su ogni componente, motore compreso, sull’organizzazione, con un coraggio assoluto. Il risultato è una macchina di vertice. Non lo dimentichiamo e non dimentichiamo il valore del percorso compiuto. Niente a che fare con Red Bull che ha alle spalle una sorta di continuità, supportata da un motorista esterno. E nemmeno con Mercedes che ha scelto a sua volta un progetto nuovo il cui risultato porta a mettere in forse la partecipazione alle gare di Hamilton tanti sono i problemi e i dolori fisici dei piloti".
Infine, ha concluso la sua analisi esortando i supporters della Rossa a guardare al futuro con ottimismo:
"Fa male vedere ciò che è accaduto in Azerbaigian ma questa esperienza deve dare maggior coraggio a tutti coloro che amano e rispettano la Ferrari. Che può anche perdere delle corse ma è tornata — lo ricordo ancora —a battersi per vincere".
Foto copertina e foto interna Twitter Ferrari
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