Alesi
21/06/2022 10:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo il Gran Premio del Canada, la Ferrari ha visto leggermente accorciarsi il suo distacco dalla Red Bull in classifica costruttori, passato da 80 e 76 punti. Quello di Charles Leclerc da Max Verstappen, invece, si è allargato a 49 lunghezze, nonostante la bella rimonta del monegasco dal 19esimo al quinto posto in gara. Si tratta di un duro colpo (anche se tutto sommato previsto) per il numero 16 pensando a come era cominciata la stagione.

Ad oggi le domande che rimbombano in quel di Maranello e nella testa dei tifosi della Rossa sono due: a Montreal è stato un weekend positivo o negativo? Il team può ancora ambire ai titoli iridati?

Jean Alesi, ex pilota ed oggi opinionista, ha affrontato la questione nel suo consueto editoriale per Il Corriere della Sera. Di seguito le sue considerazioni.

Alesi: "Gara pazzesca di Leclerc, giusto credere al titolo"

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Parlando delle vicende del Gran Premio del Canada, il francese ha innanzitutto sottolineato la straordinaria gara condotta dal monegasco dopo la penalizzazione in griglia: "Stiamo parlando di un weekend in salita per la decisione della Ferrari di cambiare la power unit di Leclerc. Montreal è un circuito che conosco bene, ho vinto proprio lì nel 1995: è vero che si può superare ma non è così facile passare chi ti sta davanti. Proprio pensando a queste difficoltà, la gara di Charles è stata pazzesca".

Poi ha spiegato: "Ha salvato la macchina cavandosela nel caos dei primi giri e poi ha tirato sempre, in una condizione complicata. Ho sentito parlare di problemi di trazione della sua Ferrari all’uscita del tornante. È stata questa del resto l’impressione guardando la gara. Ma la spiegazione è più complessa perché se devi guidare a ridosso di un avversario, come è stato costretto a fare Leclerc per l’intero Gp, la qualità delle tue gomme viene compromessa, cala l’aderenza nelle ripartenze da curve lente. In aggiunta la Ferrari di Charles era piuttosto scarica nell’aerodinamica e questo comporta qualche problema uscendo proprio dal tornante che porta all’unico rettilineo utile per superare. Se fosse riuscito a tornare in pista dopo il pit stop con un filo di margine su «trenino» di auto più lente, sarebbe forse potuto salire sul podio".

Infine, ha concluso l'analisi con la sua consueta dose di ottimismo: "Dalla trasferta di Montreal, serviva tornare con il morale più alto: positività e convinzione sono importanti per continuare a spingere con la consapevolezza di far parte di un gruppo determinato. Conterà il lavoro di Sainz, rinfrancato dalla bella prova. Ha guidato e tirato sempre e serviva anche a lui, credo, qualche rassicurazione. Leclerc ha ragione quando mostra ottimismo. In un campionato così tirato i guai tecnici sono arrivati e arriveranno per ogni team. Non non siamo nemmeno a metà. Il tempo e le occasioni per recuperare non mancheranno, a cominciare da Silverstone".

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Foto copertina Twitter Ferrari


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