Verstappen
08/07/2022 10:35:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Max Verstappen, dopo gli esordi alla Toro Rosso nel 2015, ha sempre guidato per la Red Bull, vincendo il suo primo Gran Premio in Spagna, nel 2016. Ma c'è una persona che lo ha accompagnato in entrambe le esperienze: Gianpiero Lambiase, il suo ingegnere di pista. L'olandese ha ammeso di non poterne fare a meno dal momento che l'italiano gioca un ruolo di supporto per lui fondamentale durante le gare.

In un'intervista a Channel 4, il campione del mondo in carica si è a lungo soffermato in merito. Di seguito le sue parole.

Verstappen: "Che feeling con Lambiase, sa esattamente cosa voglio"

max verstappen

Intervistato ai microfoni di Channel 4, Verstappen innanzitutto ha detto: "Sono arrivato alla Red Bull e mi hanno detto: 'Questo è il tuo ingegnere di pista'. E io ero tipo, 'Ok, andremo avanti!'". Era il mio primo fine settimana e, naturalmente, era già un weekend pazzesco. Da allora, lavoriamo sempre insieme".

Come dicevamo, Max ha anche ammesso che il ruolo di un ingegnere di pista può essere cruciale quando si tratta di capire cosa vuole il pilota: "Penso sia molto importante con l'ingegnere di pista quando non hai bisogno di dire nulla. Sa esattamente cosa vuoi, o di cosa hai bisogno, lo capisce già dal modo in cui guido l'auto. Abbiamo un feeling che, nel corso degli anni, si è sviluppato davvero bene".

Poi, l'olandese ha spiegato che il rapporto con Lambiase funziona così bene che faticherebbe a vedersi con un ingegnere di pista diverso: "Non potrei vedermi senza lui al mio fianco. Perché è estremamente importante avere quella buona connessione per ottenere le migliori prestazioni".

Successivamente, Supermax ha approfondito: "Devo dire che a volte la sua indole italiana esce un po'. Il che mi piace, perché poi si scatena un po' e si infuoca. Mi piace. Penso che sia un bene, perché è in grado di rimproverarm. Non molte persone lo apprezzano davvero, ma l'ho sempre detto fin dall'inizio, è così che mi piace lavorare, e anche lui sembra apprezzare quando lo sgrido. Dopo ci ridiamo su e ci divertiamo".

Infine ha chiosato: "Lui mi indica anche dove migliorare. Se non lo facesse più, a un certo punto inizierei a perdere i piccoli dettagli, quelli che alla fine ti consentono di ottenere i successi. Quindi esigo che mi dia consigli per migliorarmi, perché non sei mai perfetto, non lo sarai mai".

Insomma, come ha ampiamente riferito Verstappen, Lambiase rappresenta uno dei principali artefici del successo Red Bull. Qualcuno lo dica al superconsulente Helmut Marko, che negli scorsi giorni si è detto favorevole ad una forte limitazione delle comunicazioni via radio.

CHI È GIANPIERO LAMBIASE, L'INGEGNERE DI VERSTAPPEN. MAX: "CAPITA ANCHE CHE CI INSULTIAMO"


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