Oggi ci troviamo all’autodromo nazionale di Monza, terzo autodromo permanente più antico al mondo, costruito nel 1922. Sperando che Tsunoda riesca a tenere le cinture allacciate e non millanti errati fissaggi delle ruote, facciamo auguri di pronta guarigione ad Albon, costretto al forfait causa appendicite, sostituito da De Vries, che alla prima ufficiale in F1 è comunque arrivato davanti al suo compagno Latifi (e facciamocele due domande ogni tanto). Ora andiamo ad analizzare in maniera totalmente casuale i principali avvenimenti della settimana.
RISULTATI GRAN PREMIO
Bernd Mayländer su Safety Car vince il GP di Monza! Secondo Verstappen su Red Bull e terzo Leclerc su Ferrari.
Non ce la posso fare… Nota ufficiale della FIA: “l’incidente non è stato abbastanza significativo da richiedere una bandiera rossa” Ok, l’incidente non è da bandiera rossa, ma la gru in pista mentre le auto passavano dietro la SC che “ondavano” per tenere le gomme in temperatura, quella non era una situazione da bandiera rossa? Suzuka 2014 non ha insegnato nulla? Tralasciando il piccolo dettaglio della SC fatta uscire davanti al terzo in classifica e non al primo. Li tutto ok, nessuna dichiarazione in merito?
Uno strepitoso Maylander su SC, guida il GP di Monza.
CONFUSIONE IN GRIGLIA
Altri nove piloti in penalità tra chi prende reprimende, chi cambia la PU, chi altri componenti della vettura, chi si cambia acconciatura, chi non vuole mangiare le verdure, chi non ha sistemato la cameretta. Ne viene fuori una confusione totale, in cui incappano anche i telecronisti sky, con il Vanz che continua a ripetere che Verstappen, qualificatosi secondo con una penalità di cinque posizioni, partirà quarto… Confusione a cui la stessa FIA fatica a mettere mano e la starting grid ufficiale viene comunicata alle 20:55, quasi quattro ore dopo la fine delle qualifiche ed essersi consultata con dei guru locali come il mago Otelma e lo chef Antonino Cannavacciuolo, memori di una sua storica affermazione: “Per partire (in griglia) alla grande si deve toccare sempre il fondo (piatto).”
A VOLTE RITORNANO
Non volevo parlare dell’argomento, ma proprio non ho ancora somatizzato il pit stop di Sainz di settimana scorsa.
Dal web è spuntata questa foto che finalmente ha fatto chiarezza su dove fosse realmente finito il meccanico con la posteriore sinistra.
Meccanico biricchino!
Poi son venuto a sapere che Eddie Irvine era presente come ospite al box Ferrari. Ed allora è stato subito tutto più chiaro.
Nel pieno rispetto delle tradizioni, la scuderia ha voluto omaggiare il pilota irlandese con una perfetta ricostruzione del mitico pit stop di Nurburgring 99. Direi che la missione è riuscita in pieno.
Va segnalato inoltre che colto d’invidia, anche un TIR della Scuderia di Maranello, che trasportava le power unit in direzione Monza, ha dovuto fare un pit stop prolungato. Sulla Torino Bardonecchia ha subito un principio di incendio a causa di un surriscaldamento.
tir a fuoco!
Intervenuto subito Laurent Mekies, ha minimizzato l’incidente dichiarando che non c’è stato nessun surriscaldamento, ma solo un tentativo di mandare più velocemente le gomme in temperatura. Binotto ha chiuso le discussioni con la frase che ripete da circa tre mesi con assurda ed imbarazzante frequenza e che pare si sia fatto tatuare sul gluteo destro: “Dobbiamo capire”
In Ferrari stanno capendo un sacco di cose.
a volte ritornano.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Intervistato da Motorsport.com, Toto Wolff, è tornato sul mancato pit stop in regime di Safety Car a Lewis Hamilton che di fatto gli ha precluso la possibilità di giocarsi la vittoria a Zandvoort; si è così espresso: “Il muretto deve fare come il bidone della spazzatura o il sacchetto del vomito che trovi in aereo. Devi accettare tutto ciò che ti viene gettato dentro perché in quei momenti è necessario sia così. Questo è sempre stato l’approccio al muretto box nel gestire la frustrazione dei nostri piloti”
Sentendo parlare di bidoni della spazzatura è prontamente intervenuto anche GiGi Buffon, che si è presentato a Monza regalando una sua maglietta, gialla ovviamente, a Sainz e Leclerc, dichiarando: “Toto Wolff ha un bidone della spazzatura al posto del cuore, l’arbitro Oliver ha un bidone della spazzatura al posto del cuore, tutti noi abbiamo un bidone della spazzatura al posto del cuore!”
operai comunali impegnati nella raccolta differenziata.
Ogni riferimento a persone e/o fatti realmente esistenti è fatto in maniera totalmente scherzosa e non diffamante.
Il circus si ferma tre settimane per ritrovarsi in quel di Singapore nel primo weekend di ottobre, ma noi di corrichetipassaf1 non ci fermiamo mai e vi diamo appuntamento a settimana prossima con succosi scoop.
Stay Tuned!
Zanini Marco
Articolo originale e foto su corrichetipassaf1.wordpress.com