Leclerc: «Chi avrebbe scommesso sul nostro 2022?». Poi giura amore eterno alla Ferrari

A pochi giorni dal GP del Giappone, Charles Leclerc ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Corriere dello Sport (a cura di Fulvio Solms) in cui ha trattato tantissimi temi. Ve ne proponiamo un estratto riguardante il suo percorso in Ferrari e Carlos Sainz. Di seguito le sue parole.

La carica di Leclerc: "Voglio il titolo prima possibile!"

Quando gli è stato chiesto di fare un bilancio sul 2022, Leclerc ha detto: "Guardo al 2021 e dico: che passo avanti! Chi avrebbe scommesso un anno fa sulla competitività che abbiamo oggi?". 

Tuttavia, al monegasco è stato fatto notare che non vince una gara dal GP d'Austria, al che ha risposto: "Interrompere il digiuno sarebbe importante. Dopo la pausa estiva abbiamo faticato in gara, dunque darebbe fiducia a tutti ricordandoci che il potenziale c’è ancora: noi lo sappiamo, ma non siamo riusciti a mostrarlo".

Poi il numero 16 della Rossa si è soffermato su se stesso:

"Mi concentro sempre più sulle cose negative: sono fatto così. E sono convinto che paghi perché, alla fine dei conti, mi permette di migliorare. Essere onesto con me stesso e la Ferrari porta al miglioramento. Gli errori mi fanno male, quindi la durezza mi serve per cercare di uscire da quel dolore e fare un passo avanti. Ma insomma: non arrivo a perderci il sonno. Cosa mi sta insegnando questa stagione? La crescita attraverso la cura dei dettagli: è quel che mi ha permesso di non ripetere gli errori di Imola e Le Castellet. Ma con l’esperienza diminuiscono i margini di miglioramento. Mi ritengo un tipo paziente? Certo più di quanto lo ero in passato, ma rimane il mio difetto: i miei errori nascono dall’impazienza".

Su Sainz

"In cosa è più bravo di me? Forse nell’uso del simulatore, forse nella cura degli assetti cui io non davo altrettanto peso. Ma osservando lui ho preso a farlo con regolarità".

Sul titolo mondiale

"Lo voglio il prima possibile, continuiamo a lavorare e a migliorare così e arriverà presto. Prima del 2026 (la data indicata dal presidente Elkann, ndr)? Possibile, ma servono altri passi avanti. Io ho fiducia nel progetto, dico con chiarezza ciò che voglio e con la squadra siamo sulla stessa barca. Non ci sono visioni differenti. Titolo nel 2023? Molto difficile da dirsi perché dipende anche da come lavorano gli avversari, ciò che è completamente fuori dal nostro controllo. Io sono fi ducioso, se continueremo a lavorare così ce la faremo".

Sul suo futuro

"Se Ferrari mi proponesse un contratto a vita firmerei? Restare in rosso per sempre sarebbe splendido. Guidare la Ferrari è il sogno di ogni pilota, e io lo sto vivendo".

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Foto (entrambe) Twitter Ferrari