Anteprima GP Messico 2022 - Pirelli, Isola: «Tracciato più front-limited rispetto al passato»
26/10/2022 11:20:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Neanche il tempo di riprendersi dalla gara Texana che il paddock deve subito spostarsi in Città del Messico. Anche se la stagione ormai ha ben poco da dire, dal momento che negli USA è stato assegnato il titolo costruttori alla Red Bull (Verstappen aveva ottenuto il piloti già in Giappone), per i team queste ultime gare saranno comunque importanti per ultimare il lavoro di comprensione delle moderne vetture di F1 e indirizzare correttamente lo sviluppo della monoposto 2023.

Ad Austin la Pirelli aveva condotto una sessione di test di 90 minuti durante le FP2, prove che saranno ripetute per l’ultima volta anche sul circuito intitolato ai Fratelli Rodriguez questo venerdì. Diamo uno sguardo dunque a come si è preparato il costruttore di pneumatici per l’occasione.

Indicazioni Pirelli - Ultima sessione di Test 2023 prima di Abu Dhabi

Proprio come avvenuto in Texas, la casa della P Lunga ha deciso di affidarsi alla selezione mediana per affrontare le sfide dettate dal prossimo appuntamento. In Messico i piloti si ritroveranno dunque ancora ad utilizzare le C2 Hard, C3 Medium e C4 Soft.

Il circuito messicano, trovandosi ad oltre 2200 metri sopra il livello del mare, è ufficialmente la gara del mondiale a svolgersi all’altitudine più elevata. L’aria rarefatta incide sui motori e sull’aerodinamica, generando un carico ridotto soprattutto nelle basse velocità. Con i nuovi fondi ad effetto suolo – si legge nel comunicato Pirelli - sarà interessante notare gli effetti sulla deportanza rispetto allo scorso anno. Le variazioni di temperatura inoltre, altra caratteristica della corsa, sono notevoli anche a distanza di poche ore. I team dovranno monitorare le escursioni termiche perché potrebbero essere un elemento importante per comprendere i dati relativi al degrado degli pneumatici.

In Messico si valuterà il comportamento delle mescole 2023 più morbide

Sul circuito intitolato ai Fratelli Rodriguez, la Pirelli tornerà a svolgere il test in precedenza programmato in Giappone per valutare i prototipi di pneumatici che i piloti e i team si ritroveranno ad usare nel 2023. La FP2 in Messico sarà estesa a 90 minuti per comprendere il rendimento delle mescole più morbide. Ad Austin erano stati utilizzati i prototipi più duri. Come lo scorso venerdì, l’intera sessione sarà dedicata alle prove degli pneumatici con i run plan decisi da Pirelli. Se un team deciderà di impiegare un young driver nel corso delle FP1, potrà avere circa 30 minuti a disposizione con il pilota ufficiale per proseguire il proprio programma del weekend nella prima parte delle FP2. Poi dovrà necessariamente concentrarsi sul test degli pneumatici per la restante parte della sessione. I prototipi sono riconoscibili per l’assenza delle bande colorate sul fianco.

Isola: “Il circuito potrebbe rivelarsi più front-limited”

“Nel corso della stagione, gli pneumatici si ritrovano ad affrontare condizioni estremamente variabili a seconda delle specifiche conformazioni delle piste. Suzuka è caratterizzata ddalle elevate forze laterali, Austin invece ha carichi aerodinamici ben bilanciati”, ha esordito il direttore motorsport Pirelli alle colonne ufficiali dell’azienda. “Questa volta, in Messico, l’attenzione si concentra su trazione e frenata. Il circuito Hermanos Rodriguez non offre molta aderenza e le forze sugli pneumatici sono relativamente basse a causa del limitato carico aerodinamico che le vetture riescono a generare a queste altitudini, soprattutto nelle curve lente”.

“Quest’anno, inoltre, il circuito potrebbe rivelarsi più front-limited per la tendenza a sottosterzare nelle curve a bassa velocità, tipiche della pista messicana", una considerazione interessante dal momento che, essendo un circuito in cui lavettura è messa a dura prova sotto l'aspetto della trazione, viene posto nella categoria di quelle piste 'limitanti' per le ruote posteriori. "Questo potrebbe causare un maggiore scivolamento delle ruote anteriori. Per via delle caratteristiche del luogo, la superficie dell’asfalto del circuito tende ad essere sporca e c’è molta evoluzione di pista. La chiave sarà saper comprendere queste peculiarità e riuscire a mantenere gli pneumatici anteriori che quelli posteriori nella corretta finestra di utilizzo”, ha concluso Mario Isola.

 

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Foto: Ferrari

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