Le gare sprint ed il nuovo formato del weekend di gara scelto per alcuni Gran Premi a partire dalla passata stagione hanno diviso pubblico e addetti ai lavori, raccogliendo tante critiche quanto consensi. In molti hanno apprezzato la maggiore azione che le gare sprint portano soprattutto nei circuiti nei giorni antecedenti alla gara, altri hanno visto una forzatura dello spettacolo che invade alcuni principi di base del motorsport.
La F1 ha debuttato con il formato della gara sprint in tre gare nel 2021, e lo ha poi leggermente modificato in questa stagione, assegnando la pole position al pilota che è in testa nelle qualifiche del venerdì. Il risultato della gara sprint determina solo la griglia di partenza definitiva per la gara di domenica.
L'ultima gara sprint della stagione 2022 sarà proprio in Brasile questo fine settimana, prima di passare a sei eventi l'anno prossimo, ancora da confermare.
Il due volte campione del mondo Verstappen ha dichiarato di apprezzare maggiormente il formato classico del fine settimana e che il rischio di danneggiare la vettura o di finire nelle retrovie nelle gare sprint del sabato fa sì che i piloti tendano a rimanere prudenti.
"Ogni volta che partecipo a queste gare sprint, si tratta di non danneggiarsi, assicurarsi di rimanere tra i primi tre, per me non è una gara vera e propria, perché poi si va alla gara principale e si sa che ci sono molti più punti a disposizione, quindi si rischia un po' di più. Si fa un'altra partenza, che è emozionante, ma è solo chi è fuori posizione che avanza, perché se si monta uno pneumatico che dura un intero stint non succede molto".
Verstappen ritiene quindi che l'aggiunta di ulteriori gare sprint in altri GP della prossima stagione sia sbagliato, anche perché i piloti non sono giustamente disposti a rischiare il risultato della gara principale.
"Non capisco quale sia il problema, perché abbiamo avuto tante gare emozionanti, quindi non c'è bisogno di aggiungere un terzo della distanza di gara. Tutti sono comunque molto attenti, perché se stai lottando per il terzo posto e hai una piccola toccata e scendi all'ultimo posto, sai che la tua domenica sarà dura. Probabilmente non rischierai, quindi non è proprio una gara".
I team di F1 hanno sostenuto l'espansione del formato delle gare sprint nel 2023, che ha ricevuto l'approvazione della FIA durante l'ultima riunione del World Motor Sport Council. Quest'anno le gare sprint si sono svolte a Imola e al Red Bull Ring, offrendo diversi livelli di azione in pista prima del Gran Premio di domenica.
Nella gara sprint dello scorso anno a Interlagos, Lewis Hamilton è partito dall'ultimo posto in griglia finendo poi in quarta posizione, prima di vincere il gran premio la domenica succesiva.
Il pilota della Mercedes non ha la stessa opinione di Verstappen, ha apprezzato il formato perché "diverso", ma ritiene che la F1 dovrà essere "molto selettiva" per quanto riguarda le gare sprint, favorendo i tracciati in cui i sorpassi sono più facili.
"Abbiamo avuto lo stesso schema da giovedì a domenica per Dio sa quanto tempo. Quest'anno doveva essere un fine settimana di tre giorni, ma poi è stato riportato a quattro giorni, cosa che non mi ha fatto molto piacere. Le gare non sono sempre il massimo. Si crea qualche opzione in più, ma a volte non ci sono sorpassi, quindi speriamo di imparare dalle gare in cui non ci sono stati sorpassi nelle gare sprint. Metterle in posti come il Brasile, che crea molte opportunità, o in posti come Baku, saranno i posti migliori per i sorpassi. Non sono contrario. Basta che siano selettivi su dove metterli".
Leggi anche: Dal miracolo di Raikkonen all'incredibile beffa per Massa: numeri e storie del GP del Brasile
Leggi anche: Il piano di Hamilton per tornare a vincere: sacrificio, organizzazione e comunicazione
Fonte www.autosport.com