Leclerc: «Nel 2023 voglio vincere, sono impaziente. Hamilton e Verstappen? Avversari diversi»
05/11/2022 20:00:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Il pilota monegasco in occasione del suo centesimo GP in Formula 1 si è concesso ai microfoni di Motorsport.com per una lunga intervista in cui ha toccato svariati temi, dimostrandosi, oltre che un grande ed affamato pilota, anche una persona da scoprire.

Charles, nel corso di questa intervista, è stato stuzzicato sulla stagione 2022 che per la Rossa non sta terminando nel migliore dei modi ma che, di fatto, era iniziata in modo travolgente, permettendo a Charles di sognare in grande, specialmente dopo la vittoria in Australia.

Eravamo in una buona posizione, c’era tutto per credere di giocarci le nostre chance fino alla fine. Nelle prime gare non abbiamo avuto imprevisti, avevamo completato i test senza problemi. Una tendenza confermata nelle prime tre gare, in cui ci siamo confermati veloci ed affidabili. Per questo dopo Melbourne ero convinto che saremmo stati in grado di giocarcela fino alla fine”.

Una prima parte scoppiettante a cui, però, non ha fatto seguito una seconda metà di stagione altrettanto all'altezza che ha portato il team ad abbandonare i sogni di gloria. Secondo il pilota di Maranello, il "brusco risveglio" è avvenuto in occasione del GP del Belgio.

Molti credono che questo momento sia stato in Francia, invece è stato a Spa. Durante l'estate ho creduto che avessimo ancora delle possibilità per restare in corsa, poi è arrivato il GP del Belgio, il primo weekend in cui Red Bull è stata davvero superiore in termini di passo. Lì ho pensato che sarebbe stato molto difficile mantenere intatte le nostre possibilità mondiali”.

Malgrado tutto, di questo 2022 non tutto è da buttare, come la velocità mostrata in qualifica, da macchina e pilota. E non solo, poiché lo stesso Leclerc ritiene di essere migliorato come pilota, specialmente nella gestione gara e nel far funzionare le gomme al meglio.

Come ogni anno c'è sempre un passo avanti, anche da parte mia. Sono migliorato rispetto al 2021. Quando ho capito che avrei lottato per pole e vittorie mi sono caricato e ho tirato fuori il meglio di me. Dal mio debutto, il più grande step che ho fatto è stato nella gestione gara, ma è difficile farlo emergere con avversari così forti”.

Mettere in temperatura le gomme è una cosa particolare dove ogni dettaglio fa la differenza. Le gomme hanno una finestra ristretta in cui funzionano e non è facile centrarla perché le condizioni variano. Ho lavorato molto su questo anche perché, per quanto ci si prepari, quando scendi in pista c’è sempre qualcosa di diverso rispetto ai calcoli, come il grip, il vento...devi essere rapido a capire e ad adattarti”.

Il pilota di Monaco ha poi dichiarato di essere uno dei piloti che, non appena gli è possibile, riguarda la gara per comprenderne a fondo gli eventi caratterizzanti.

La guardo domenica sera, se posso. Mi piace farlo perché dalla macchina non hai la visione d’insieme della corsa e a volte non capisci certe scelte. Quindi è utile, perché hai il quadro generale”.

In questa stagione non sono mancati neppure gli errori di guida del pilota. Errori che lo stesso Leclerc ha ammesso prontamente, evidenziando una sua peculiarità che ha voluto approfondire.

"Ho sempre avuto questo approccio, ma nei primi anni è stato negativo perché ammettere i miei sbagli mi buttava giù e non mi faceva sentire all’altezza. Ho lavorato su questo aspetto, ho cercato di convertire questo approccio in modo positivo, e credo che oggi sia diventato un punto di forza".

Immancabile poi una domanda relativa agli aspetti negativi che, col passare delle gare, hanno portato Ferrari a soccombere rispetto alla Red Bull. Aspetti che, secondo il pilota della Rossa, sono: strategia, comunicazione, affidabilità e gestione gomme.

A inizio anno eravamo davanti a Red Bull, poi loro hanno fatto passi avanti, abbiamo visto cosa hanno portato. Dal canto nostro questo ha portato ad una differenza di prestazioni tra qualifiche e gara. Ad oggi i punti in cui migliorare sono la gestione gomme, strategia, comunicazione e affidabilità. Su strategia e comunicazione abbiamo fatto progressi nelle ultime gare, la squadra ha fatto un grande lavoro. Sulla gestione gomme dobbiamo ancora migliorare, Red Bull è più forte su questo fronte. Sappiamo cosa ci manca, ma sto già vedendo passi avanti”.

Parlando dei suoi rivali più diretti poi, il 25enne del Principato ha rilasciato un breve commento su Max Verstappen e Lewis Hamilton.

"Lewis è diverso, ha tanta esperienza ed era già un pilota di F1 affermato quando ero un ragazzino. Ho rispetto per ciò che ha ottenuto e per quanto ha fatto per lo sport, ma quando siamo in pista lo vedo come chiunque altro, è un avversario che provi a battere. Con Max siamo cresciuti insieme e ci siamo confrontati già in kart, lo conosco bene".

Rivali con cui, il '16' del Cavallino si troverà a battagliare, sempre al volante di una Ferrari, team a cui è legato fino alla fine del 2024 e con cui vuole vincere, il prima possibile, un titolo mondiale.

Ho un contratto fino al 2024 e vedo questa scadenza come lontana. Ho sempre amato la Ferrari, voglio vincere un titolo Mondiale con loro, e lo voglio fare il prima possibile. So che il Presidente John Elkann ha detto che è un obiettivo da centrare entro il 2026, ma come pilota sono impaziente, mi preparerò e farò tutto il possibile per essere campione del Mondo già nel 2023”.

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Foto media.ferrari.com


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