Ferrari: per il dopo Binotto c'è l'idea Vigna, ma non si esclude un clamoroso ritorno
27/11/2022 15:35:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Sono giorni complessi e movimentati, quelli che sta vivendo la Scuderia Ferrari. Giorni in cui si sono susseguite moltissime voci, prima smentite ma poi tornate prepotentemente alla ribalta, relative ad un imminente avvicendamento alla tolda di comando della squadra, con l'addio di Mattia Binotto dal ruolo di team principal.

Negli scorsi giorni, alla viglia del gran premio di Abu Dhabi, quando i primi rumors erano trapelati, il candidato principale (per un operazione data quasi come cosa fatta) per prendere le redini della Scuderia Ferrari era Frederic Vasseur, attuale team principal del team Alfa Romeo Racing, amico del CEO dI Stellantis Carlos Tavares e molto gradito a Charles Leclerc.

Rumors che, nella settimana dell'ultima gara stagionale, sono stati prontamente smentiti dal Cavallino e bollati come "speculazioni totalmente prive di fondamento". Una smentita che, di fatto, ha portato la candidatura di Vasseur a perdere quota, forse ad essere "bruciata" e scatenare così un nuovo toto nomi per il sostituto di Binotto, dal momento in cui, un articolo di Venerdì scorso del Corriere Della Sera a firma di Daniele Sparisci e Giorgio Terruzzi, ha parlato di imminenti dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di team principal della Rossa.

Perso forza il nome di Fred Vasseur, attualmente, i nomi in pole position per il dopo Binotto (che comunque e fino al momento del comunicato ufficiale, ricopre ancora il suo ruolo) sembrano essere due, tra traghettatori "pro tempore"  e suggestivi ritorni.

Il primo nome, rilanciato da un pezzo sul quotidiano "La Stampa" è quello del CEO della Ferrari, Benedetto Vigna, che dovrebbe assumere il ruolo di team principal e managing director della Scuderia Ferrari "ad interim". Un nome che, di fatto, sarebbe utile per traghettare il team fino all'arrivo di Vasseur dall'Alfa Romeo (da cui sarebbe libero da Gennaio), ritenuto ora come una scelta di ripiego e figlia di numerosi rifiuti, o fino all'arrivo di un profilo maggiormente adatto di cui, ad oggi, nulla è dato sapere.

La clamorosa suggestione

Ferrari: per il dopo Binotto c'è l'idea Vigna, ma non si esclude un clamoroso ritorno

Il secondo nome, di cui parlano alcune voci di corridoio all'interno della GeS, rappresenterebbe un clamoroso e suggestivo ritorno. Il profilo in questione è quello di Ross Brawn, ex direttore tecnico Ferrari negli anni della golden age targata Michael Schumacher (dalla fine degli anni '90 fino alla metà degli anni 2000), oltre che ex DT della vittoriosa Benetton, ex boss del suo team, Brawn GP, ed ex direttore tecnico di Formula Uno. Una figura dalle indubbie capacità, che non ha bisogno di presentazioni, che ben conosce la Formula Uno e la dinamiche interne alla Ferrari e che, soprattutto, potrebbe riportare la Rossa ad avere quel famoso peso politico che, da anni, il Cavallino sembra aver perso.

Un nome, quello di Brawn, che malgrado il blasone e i successi mietuti in carriera, non ha avuto, per ora, l'accoglienza sperata tra i tifosi. In molti, appena emerso questo profilo, hanno etichettarto questo come back più come un'operazione nostalgia, una minestra riscaldata che non come funzionale a riportare il Cavallino ad occupare il posto che merita nella massima serie automobilistica.

Nomi che, di fatto, sono tra loro ben diversi e che, sicuramente, non hanno raccolto la piena approvazione dei fan ma che, per forza di cose, dovranno portare la Scuderia in una nuova fase della sua storia che, purtroppo, appare quantomai incerta.

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Foto media.ferrari.com


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