La separazione tra Mattia Binotto e la Ferrari è stata al centro di infinite speculazioni. Il team principal, che resterà in carica fino al 31 dicembre 2022, ha alla fine presentato le sue dimissioni e questa mattina la Scuderia ha diffuso un comunicato stampa che ufficializzava la fine del rapporto. Un rapporto sicuramente complicato, in cui Binotto ha pagato la mancanza di risultati importanti, i problemi di sviluppo e, secondo alcuni, la mancata decisione di definire il ruolo di primo pilota, da assegnare al "predestinato", a quel Charles Leclerc che con il motorone Ferrari 2019 portò a Maranello le bellissime vittorie di Monza e Spa diventando il beniamino dei tifosi.
Il rapporto tra il TP e il pilota monegasco è stato in effetti alquanto complicato, anche a causa di alcune scelte discutibili del muretto che hanno finito per penalizzare Leclerc in questa stagione, tanto che i due hanno avuto bisogno di un paio di chiarimenti pubblici per placare le polemiche.
In una versione alquanto semplificata di questa complessa storia si identifica quindi proprio nella insoddisfazione di Leclerc una delle principali motivazioni della rottura tra Binotto e la Ferrari.
In serata Leclerc ha pubblicato un messaggio su Instagram che sembra riassumere questo rapporto complicato:
"Grazie di tutto, Mattia.
Abbiamo trascorso insieme quattro anni molto intensi, ricchi di grandi soddisfazioni e anche, inevitabilmente, di momenti che ci hanno messo alla prova. La mia stima e il mio rispetto per te non sono mai venuti meno, e abbiamo sempre lavorato con piena dedizione per raggiungere gli stessi obiettivi. In bocca al lupo per tutto"