La stagione 2022 di Formula Uno è ormai alle spalle. Una stagione che potrebbe essere divisa in due parti ben distinte: una prima metà caratterizzata da un'intensa lotta di vertice, sul filo dei decimi di secondo, tra Ferrari e Red Bull, mentre una seconda metà contraddistinta da un netto dominio della Red Bull e di Max Verstappen capaci, dalla pausa estiva in avanti di "uccidere" sportivamente il mondiale.
Il team Red Bull ha vissuto una delle sue annate più forti e vincenti di sempre (anche più delle gloriose stagioni dei titoli mondiali con Sebastian Vettel), ottenendo 17 vittorie su 22 gare e assicurandosi la conquista del titolo mondiale piloti e costruttori.
Una stagione, dunque, praticamente perfetta per il team anglo-austriaco che è stato quasi impeccabile su ogni fronte, dalla prestazione all'affidabilità, dalla gestione gara al rendimento dei piloti, riuscendo ad annullare e superare anche tutte le insidie esterne alla pista che si sono palesate durante l'anno, come la spinosa questione budget cap.
In un campionato così vincente per Red Bull, è impossibile trascurare il contributo fondamentale fornito da Max Verstappen che, va detto, ha rappresentato il valore aggiunto, dimostrandosi velocissimo e perfetto per quasi tutte le gare, assicurandosi il secondo Campionato del Mondo in carriera. Una stagione di cui Verstappen ha parlato, nel corso di una recente intervista ai microfoni di RacingNews365.com, valutando soprattutto quelli che sono stati i punti più alti e più bassi del suo mondiale.
Per quanto riguarda la gara in cui lui e il team si sono dimostrati maggiormente competitivi, il pilota olandese ha parlato del GP del Belgio.
Nella trasferta di Spa, oggettivamente, il pacchetto macchina pilota è apparso di un'altra categoria rispetto ai rivali, tanto che Max è stato in grado di perfomare ottimamente su ogni specifica di gomma, in ogni condizione atmosferica e di vincere agilmente la gara pur partendo dal fondo della griglia per una penalità dovuta alla sostituzione della power. Insomma, una vera prova di forza.
"Direi che Spa è stata la gara in cui siamo stati più forti. La macchina era ottima, penso che tutto abbia funzionato alla perfezione. A volte ci sono questi weekend in cui tutto sembra fantastico. Penso che anche se fossimo partiti ultimi avremmo comunque vinto! Per rendere l'idea di quanto eravamo competitivi".
Dopo la miglior gara della stagione, al pilota numero 33 della Red Bull è stata chiesta quella che invece, secondo lui, è stata la gara peggiore dell'anno. Secondo Max questa gara è il Brasile, in cui la RB18 non è mai apparsa in forma, sia sul giro che sul passo, venendo battuta sia dalla Mercedes che dalla Ferrari.
"In termini di prestazioni il Brasile è stata, quasi alla pari con Melbourne, una delle peggiori gare. Siamo stati piuttosto male. In generale il ritmo era terribile. Abbiamo avuto problemi in qualifica, mentre in gara distruggevamo le gomme".
Come detto, il 2022 per il team di Milton Keynes è stata un anno trionfale, specialmente grazie alla capacità del team di recuperare, e superare con gli sviluppi, il vantaggio che Ferrari aveva ad inizio stagione, grazie anche alle ottime doti dello stesso Verstappen. Il pilota olandese, con una serie di successi a metà stagione, ha sgretolato le aspirazioni mondiali della Ferrari e di Charles Leclerc.
Aspirazioni che, secondo Max, sono del tutto svanite dopo il GP di Francia, con la sua vittoria accompagnata dal ritiro di Charles Leclerc, che ha peggiorato una situazione di classifica già difficile per il monegasco.
"Penso che la svolta del campionato sia stata la Francia. Quando sei già in così grande svantaggio in classifica diventa molto difficile rimontare. Anche se fossi arrivato sempre secondo, o terzo, per loro era davvero difficile vincere ogni singola gara. È difficile anche se hai la macchina più veloce, devi fare zero errori".
Una stagione dominante che, dopo un 2021 tirato e ricco di lotta, ha portato Max Verstappen alla conquista della sua seconda corona iridata. Un titolo che ha sancito, una volta di più, la crescita dello stesso Max, ormai alla settima stagione in Red Bull. Proprio su questo argomento Max ha chiuso la sua intervista, parlando della grande crescita vissuta dal team di Chris Horner dal 2016 (anno della sua promozione da quella che allora era Toro Rosso alla casa madre) ad oggi.
"Adesso siamo molto più forti rispetto al 2016. La comunicazione tra tutti è migliore, ognuno conosce esattamente il proprio ruolo, mantenendo la calma nelle decisioni importanti. Insomma, siamo cresciuti costantemente e quest'anno tutto era a posto, la macchina, il motore, l'intero pacchetto. Ovviamente ciò aiuta molto".
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