COVID e F1 - Anche la FIA allenta le redini: nel 2023 rimosso l’obbligo del vaccino
08/12/2022 05:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo l'inizio della pandemia COVID-19 nella primavera del 2020, la FIA ha introdotto una serie di protocolli molto rigorosi per ridurre il rischio di diffusione del virus e mantenere sicuro il paddock. Restrizioni indotte anche dai protocolli sanitari dei Paesi ospitanti che da allora hanno anche causato la cancellazione di numerosi eventi in F1.

Nel 2021 erano già state adottate misure per allentare le restrizioni, tra cui il ritorno dei media e del personale esterno nel paddock, nel 2022 sono stati ritirati gli obblighi dei test periodici e dell'uso delle mascherine.

In una dichiarazione rilasciata dopo l'ultima riunione del Consiglio Mondiale dell'Automobile della FIA, tenutasi mercoledì a Bologna, è stato confermato che saranno prese ulteriori misure per allentare i protocolli per il prossimo anno. Tra queste, la fine dell'obbligo di vaccinazione contro il COVID anche per coloro che lavorano nelle cosiddette "aree ad alta densità", come il paddock, la corsia dei box e il controllo della gara.

Nel 2022, chi lavorava nel paddock doveva esibire una sorta di green pass che prevedeva almeno due dosi di un vaccino riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, o una argomentata esenzione medica all'inizio della stagione.

La decisione è diretta conseguenza dell'allentamento dei protocolli COVID da parte di diversi Paesi nel 2022, molti dei quali non richiedono più l'obbligo vaccinale per entrare all'interno dei confini.

Riduzione dei costi e abolizione delle strutture per i test

COVID e F1 - Anche la FIA allenta le redini: nel 2023 rimosso l’obbligo del vaccino

Il Consiglio Mondiale dell'Automobile ha anche confermato che la FIA non organizzerà più strutture per i test in loco, come invece aveva fatto fin dalla prima gara sotto i protocolli COVID nel luglio 2020. In questa stagione la FIA aveva già eliminato l'obbligo di effettuare i test nel paddock, ma incoraggiava fortemente questa pratica mantenendo aperte apposite strutture in tutti i circuiti. Nel 2023 la FIA si limiterà a "informare le parti interessate sulle strutture dove effettuare test disponibili a livello locale" per coloro che hanno bisogno di sottoporsi al test durante un weekend di gara. Decisione che consentirà un importante abbattimento dei costi per gli organizzatori.

Ancora giustamente rigide invece le limitazioni per coloro che presentano i sintomi di infezione COVID o sono risultati positivi ai test. Gli interessati non potranno comunque accedere alle aree ad alta densità, e quindi anche i piloti risultati positivi non potranno gareggiare.

Ricordiamo che la stessa OMS nel maggio di quest'anno ha pubblicato un dettagliato report su quanto siano stati fondamentali i vaccini nella lotta alle forme gravi di infezione confernando quindi quanto sia stato utile l'obbligo vaccinale in diversi Paesi del Mondo. Adesso che il virus ha perso molto del suo grado di pericolosità, con la stragrande maggioranza di soggetti fragili coperti dalla vaccinazione, è giusto allentare i protocolli ed anche la tensione con chi non riteneva corretto l'obbligo vaccinale.

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