Dopo un 2022 che, per team e addetti ai lavori, rappresentava una stagione di grandi incognite in termini di valori in campo a causa della rivoluzione regolamentare che ha portato alla nascita delle nuove vetture ad effetto suolo, il 2023 si presenta, in questi mesi di preparazione, molto più prevedibile.
Di fatto, tra il 2021 e il 2022 i valori in campo sono cambiati in maniera alquanto sostanziale, vedendo la conferma al top della Red Bull, con il sorprendente ritorno al vertice (in veste di sfidante) della Scuderia Ferrari, accompagnata da un vistoso calo da parte della Mercedes, crollata al terzo posto nella classifica costruttori. Questo, ovviamente, per quanto riguarda i top team, seppur anche nel midfield non sono mancati degli importanti cambiamenti, con Alpine che è stata capace di issarsi sino al quarto posto, beffando una McLaren meno in forma dei 12 mesi precedenti, senza dimenticare la grande risalita dalle retrovie del team Haas.
Come detto in apertura, archiviata la rivoluzione tecnica 2022, con tutte le incognite connesse, il 2023 appare assai più prevedibile, seppur non privo di punti di domanda. Nello specifico la curiosità è relativa a quello che sarà lo stato di forma dei tre top team al via del primo GP della stagione, visto che tutti e tre le squadre hanno deciso di mantenere fede alle rispettive filosofie progettuali (Mercedes con la filosofia ultra slim del body, Ferrari diametralmente opposta con le pance larghe e con lo svaso superiore, Red Bull con pance spioventi).
Data la stagione generlmente positiva da cui è reduce, la maggior curiosità è destata dalla Ferrari che, nel 2023, potrebbe davvero tornare a giocarsi e vincere un titolo mondiale che manca da 16 stagioni, grazie ad una vettura (per ora nota con la sigla interna 675) che, stando alle indiscrezioni che filtrano dalla GeS, sembra essere davvero "sana" e promettente.
Oltre alle voci che filtrano dal reparto corse, ulteriori conferme sulla bontà della nuova Rossa arrivano anche da Andrea Stella, neo team principal della McLaren ed ex ingegnere Ferrari che, evidentemente, ha mantenuto buoni rapporti a Maranello. Di fatto, nel corso di una premiazione nella sua città Natale, il tecnico di Orvieto ha parlato brevemente di quella che sono le sue aspettative, per la lotta di vertice, per il 2023. Una lotta che, secondo lui, coinvolgerà solamente Ferrari, Mercedes e Red Bull.
"I team da battere nel 2023 saranno Ferrari, Red Bull e Mercedes, che al momento competono in una categoria diversa dalla nostra. Mi attendo una reazione importante da parte della Mercedes anche se so che in Ferrari sono molto contenti della nuova macchina. Saranno molto competitivi"
Parlando del suo team, il manager italiano ha sottolineato quanto il gap dai top team sia consistente, di oltre un secondo al giro. Per questo, l'ex tecnico di pista di Fernando Alonso si aspetta una stagione in crescendo, puntando sugli sviluppi e sulla capacità del rookie, Oscar Piastri, di adattarsi alla vettura e portare i risultati che da lui ci si attende.
“Mi attendo un inizio difficile, ma sono ottimista per la seconda parte di stagione. L’obiettivo è quello di fare una macchina veloce, dobbiamo recuperare un secondo e mezzo sugli altri".
Leggi anche: Ferrari: Vasseur prende servizio a Maranello, Binotto lascia l'azienda dopo 27 anni
Foto brandfolder.com