Chat GPT: la F1 del futuro. Strategie con l’intelligenza artificiale? McLaren ci prova
31/01/2023 12:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Nell'ultimo anno abbiamo assistito all'esplosione delle intelligenze artificiali, conosciute meglio come AI, in molti settori lavorativi. Uno dei sistemi più conosciuti, e disponibili a tutti, al momento è Chat GPT, un algoritmo che risponde in modo discorsivo e "umano" a tutti i quesiti che gli vengono posti grazie ai dati che continua ad apprendere giorno dopo giorno.

La Formula 1 non sfugge a queste innovazioni, tanto che già alcuni team utilizzano questi sistemi per una vasta gamma delle proprie attività, tra cui configurazioni della vettura, direzione dello sviluppo e distribuzione delle risorse. Anche sul piano delle strategie di gara GPT potrebbe aiutare, dopo tutto abbiamo già visto nella passata stagione che per vincere è fondamentale pianificare tutto nel migliore dei modi e sotto pressione non bisognerebbe distrarsi. Ma quello che a noi sembra facile è molto più difficile da realizzare. Come riportato da motorsport.com la McLaren sta sviluppando il proprio software grazie ai recenti sviluppi della tecnologia.

Il progetto IA di McLaren

Chat GPT: la F1 del futuro. Strategie con l’intelligenza artificiale? McLaren ci prova

Il lavoro svolto dal team McLaren Esports ha permesso al suo partner tecnico Splunk di iniziare a sperimentare nuove idee strategiche utilizzando l'IA. Da quando lo sponsor si è unito al team inglese nel 2020 ha aiutato la squadra fornendo software in grado di cercare, monitorare e analizzare i dati generati dalla vettura in vari momenti della gara. 

L'anno scorso mentre il team Esports cercava di vincere il campionato, Splunk ha adattato una versione dei suoi strumenti di strategia per aiutare i piloti. Quando Lucas Blakeley ha vinto il campionato per la prima volta non ha nascosto che l'aiuto ottenuto dal software sia stato davvero importante per il successo. "Quel livello extra di profondità che abbiamo avuto grazie a Splunk è solo una delle cose belle che dobbiamo continuare ad utilizzare. Ci ha dato una prospettiva extra di tutto. Una freccia in più al tuo arco se vuoi".

Dal punto di vista del team il valore era chiaro, come spiega anche Ed Green, responsabile della tecnologia commerciale alla McLaren Racing "È stato un punto di svolta assoluto. Penso che sia stato piuttosto importante per ottenere il numero di vittorie che abbiamo fatto. Il sistema Splunk è diventato una parte centrale del team Esports, ci ha aperto nuove strade che non sarebbero state possibili in un normale weekend di gara".

Anche James Hodge, vice presidente e supervisore capo delle strategie di Spunk ha dichiarato: "Si può fare di più con l'esport, in termini di rapido sviluppo. La posta in gioco è molto diversa. Se si toccasse qualcosa nella F1 reale e il garage non ricevesse la telemetria della vettura non si potrebbe nemmeno accendere. Se invece nel virtuale non ricevi la telemetria sai comunque che il pilota può continuare la gara. Inoltre è anche meno complesso perchè non devi spostare l'impianto in venti circuiti e paesi diversi. Siamo stati in grado di provare cose sul virtuale che avremo potuto testare in un anno nella realtà, ma ancora i team non sono pronti ad adattarsi a questo nuovo modo di analizzare i dati". Poi continua dicendo: "Penso che la velocità con cui stiamo sviluppando Splunk stia servendo alla McLaren ".

Green durante la sua intervista ha anche citato il programma AlphaGo, un software sviluppato da Google in grado di battere un umano al gioco Go. "Fino a che punto possiamo spingerci nel mondo dello sport?. Credo che sarebbe bello vedere una strategia guidata interamente dall'AI. Al momento non siamo in grado di far gestire tutto ai computer, ci aiuta con le finestre di pit stop ma ci sono molte variabili in gioco, e se quando sei in testa e mancano quattro giri al traguardo ti dicesse di cambiare gomme per vincere tu ti fideresti? Chi lo sa? Io non credo che siamo ancora a quel livello".

Il responsabile McLaren conclude la sua intervista dicendo: "La Formula 1 ha ancora bisogno che piloti come Lando Norris o Oscar Piastri premano i bottoni e prendano loro le decisioni. C'è bisogno di elementi sportivi, gli errori, il dramma. Se in futuro ci sarà un codice di Chat GPT per la F1? Secondo me ci sono troppi fattori in campo: il meteo, le condizioni della pista, le gomme, le prestazioni ecc... Per me è un no".

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