I proclami di Alpine non convincono. Investimenti da top, ma obiettivi da midfield
19/02/2023 14:45:00 Tempo di lettura: 7 minuti

L'obiettivo dichiarato da Alpine per il 2023 in F1 è "mantenere il quarto posto nel campionato costruttori, ma essere più vicini al terzo che al quinto". In realtà il team gode di una situazione finanziaria che dovrebbe consentire traguardi più ambiziosi.

Se però si guarda solo alla scorsa stagione ed alla  matematica, è comprensibile essere cauti e l'obiettivo potrebbe anche essere scoraggiante. Riuscire a superare di 14 punti la McLaren per assicurarsi il titolo di "migliore degli altri" nella classifica costruttori 2022 è stato un risultato discreto, ma Alpine ha chiuso comunque con un enorme distacco di 342 punti dalla Mercedes, terza classificata, e per i suoi standard la Mercedes ha avuto un anno terribile.

Se prendiamo come riferimento la Red Bull, il panorama è ancora più sconfortante, con i 586 punti di distacco, ovvero quasi la totalità dei punti delle ultime quattro stagioni di Alpine/Renault messe insieme.

Probabilmente è quindi corretto che Alpine non punti subito al primo posto, ma questo sarà il terzo anno del suo programma quinquennale (le famose "100 gare") previsto per arrivarci, e nel frattempo gli investimenti sono stati gli stessi se non superiori a quelli dei top team.

Il team principal Otmar Szafnauer deve quindi districarsi in questo contesto ben consapevole che Alpine dovrà fare un passo avanti notevole anche solo per avvicinarsi al terzo posto.

"Guardando al futuro, il divario dal terzo posto era grande. Dobbiamo colmare questo divario. Ma per farlo, dobbiamo svilupparci a un ritmo superiore a quello di qualsiasi altra squadra di Formula 1 in circolazione. Il che non è facile da fare. È quello che stiamo cercando di fare ed è quello che questa A523 speriamo possa fare per tutti noi".

Una monoposto che promette bene, ma che non può avere i passi falsi dello scorso anno e deve essere competitiva fin dalla prima gara.

Il direttore tecnico Matt Harman ha promesso che il processo di sviluppo inizierà immediatamente e che tra quindici giorni, in occasione del Gran Premio di apertura in Bahrein, saranno visibili dei cambiamenti apportati alla A523.

"Abbiamo un aggiornamento per la prima gara, che sarà molto visibile e lo vedrete", ha detto.

"Non vedo l'ora che arrivi, è un grande passo per Alpine in F1 come squadra. Poter portare un aggiornamento alla prima gara non è una cosa che siamo riusciti a fare in precedenza. Questo dimostra la crescita della nostra squadra e la nostra capacità di farlo".

Alpine ha avuto uno dei tassi di sviluppo più elevati della griglia durante la stagione 2022, per quantità e qualità degli aggiornamenti.

Paradossalmente Alpine è stata leggermente ostacolata dal fatto di essere stata una delle poche squadre a prevedere il problema del porpoising associato alle nuove regole. La vettura 2022 è stata infatti progettata con l'obiettivo di attenuare questo problema, con un fondo più robusto e rigido che ha influito negativamente sul peso. Questo ha ridotto notevolmente il potenziale della vettura ed è stata ulteriormente penalizzata quando, in apertura di stagione, è stato consentito l'uso dei tiranti alle altre scuderie per evitare i piegamenti del fondo.

Un approccio conservativo che è stato abbandonato in questa stagione.

"Penso che siamo stati aggressivi, abbiamo puntato su una particolare caratteristica e abbiamo alzato l'asticella su quella particolare caratteristica, ora ne sappiamo di più. Non dobbiamo dimenticare che quella caratteristica ci ha permesso di evitare alcuni dei problemi che altri team hanno avuto con il rimbalzo e il porpoising, ma ora credo che noi stessi ne capiamo di più, abbiamo strumenti che sono correlati e ci permettono di capire quel fenomeno, ci è permesso di spingere un po' di più senza alcun timore, quindi, sì, siamo stati più aggressivi".

I proclami di Alpine non convincono. Investimenti da top, ma obiettivi da midfield

Le aspettative e la pressione, mediatica ed aziendale, sono evidenti anche nelle dichiarazioni della presentazione.

Alla domanda di The Race su come definirebbe la posizione di Alpine dopo un inverno di lavoro, Harman ha risposto: "Siamo molto fiduciosi di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Preferisco essere un po' evasivo in queste situazioni, perché non si sa mai cosa hanno fatto gli altri. Lo sappiamo tutti, lo facciamo da abbastanza tempo. Siamo soddisfatti dei nostri obiettivi, ci siamo posti dei traguardi aggressivi e li abbiamo raggiunti."

Gli investimenti di Renault sono stati tra i più ingenti del circus negli ultimi anni, ma secondo Harman il team non ha ancora pareggiato il divario tecnico con i top team.

"Sono sicuro che altri avrebbero potuto fare meglio di noi, ma credo che abbiamo fatto il miglior lavoro possibile con gli strumenti a nostra disposizione ed è per questo che, come squadra, stiamo costruendo per il futuro. Per questo abbiamo un piano di 100 gare e una montagna da scalare per arrivare a disporre di strumenti all'altezza dei nostri concorrenti, in modo da poter davvero puntare al successo".

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