È una Mercedes che guarda al passato, sia prossimo che remoto, la nuova W14 presentata la scorsa settimana nella sede di Brackley del team della casa teutonica. Un richiamo al passato che è riscontrabile nella scelta (per una duplice ragione) di grattare via quanta più vernice possibile, presentando una vettura totalmente nera, con molta fibra di carbonio in vista.
Di questa scelta cromatica, ovviamente, ha parlato a margine delle presentazione della W14 il team principal di Mercedes AMG, Toto Wolff. Per prima cosa l'austriaco ha sottolineato le ragioni tecniche e prestazionali alla base di questa decisione, ovvero la necessità di rimuovere vernice per raggiungere il limite di peso minimo di 798 kg imposto dalla FIA (peso che veniva superato nel 2022). Di fatto, ogni grammo in eccesso è stato tolto per massimizzare la performance.
"Nel 2022 eravamo sovrappeso e quest'anno abbiamo cercato di limare ogni grammo. Come vedete la vettura mostra il carbonio per la maggior parte della carrozzeria, mentre in altre zone è stata dipinta di nero opaco".
La seconda motivazione, se vogliamo, si può riscontrare invece in un ritorno al passato del team. Con questa eliminazione della vernice Mercedes, come ha ammesso lo stesso Wolff, ha ripetuto la stessa operazione che, sempre per rientrare nei limiti di peso, venne decisa nel 1934 dall'allora direttore sportivo Alfred Neubauer, quando fece grattare via la vernice bianca dalle vetture in occasione dell'ADAC Eifelrennen al Nurburgring, facendo emergere il grigio dell'alluminio della carrozzeria ed avviando così la leggenda delle frecce d'argento.
"Insomma, abbiamo fatto quanto Mercedes fece decenni fa e lo abbiamo fatto per lo stesso motivo: perdere peso. La storia si ripete".
In chiusura, il manager austriaco ha sottolineato quanto Mercedes, così come nel 2020, abbia ancora a cuore la volontà di supportare la diversità e l'uguaglianza e, se vogliamo, la livrea nera potrebbe essere interpretata come un'ulteriore messaggio in questa direzione.
"Quando cambiammo la livrea nel 2020 il motivo fu quello di supportare le diversità e l'uguaglianza, che sono sempre temi cari a Mercedes. Il colore nero è così diventato parte del nostro DNA, dunque siamo contenti che sia tornato sulle nostre monoposto".
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