Sainz è arrivato alla Ferrari nel 2021, quando la scuderia di Maranello, dopo un anno disastroso, ha iniziato a eliminare l'eccessiva resistenza aerodinamica lavorando per quanto possibile sul progetto SF-21 a causa del congelamento imposto dal regolamento e dei soli due gettoni di sviluppo consentiti.
Ciononostante, ha concluso il campionato piloti al quinto posto, con due posizioni di vantaggio sul compagno di squadra Charles Leclerc e quattro podi contro uno del monegasco.
Leclerc si è subito riscattato nel 2022 con la F1-75 ad effetto suolo, con cui Sainz ha sofferto notevolmente nella prima metà di stagione a causa del posteriore "ballerino" della monoposto di Maranello.
Leclerc ha iniziato la stagione in modo brillante e nonostante i problemi di sviluppo e di affidabilità è arrivato secondo alle spalle di Max Verstappen con tre vittorie e molte pole position, Sainz ha vinto un solo GP, chiudendo al quinto posto finale.
Riflettendo sul suo difficile secondo anno in Ferrari, Sainz ha ammesso che non era pronto a lottare per il titolo.
"Ad essere onesti, probabilmente con la macchina dell'anno scorso non ero pronto. Se il campionato si fosse svolto forse con la vettura del 2021, sarei stato pronto. Ho dimostrato di esserlo nel mio primo anno con la Ferrari. Ma l'anno scorso mi sono trovato in quella posizione. Succede. La carriera di un pilota di F1 è lunga. Ci saranno sempre macchine che sono fatte per te e tu ci salti dentro e, senza nemmeno spingere, fai un tempo sul giro eccezionale".
Sainz, al pari di Hamilton, per il suo stile di guida ha sofferto in particolar modo il cambio generazionale, che ha portato a monoposto meno stabili sul posteriore.
"Ci sono altre vetture su cui si spinge, si prova, e si ha la sensazione che manchi qualcosa, quello che forse mancava a me l'anno scorso".
Per Sainz inoltre il 2022 era il primo anno in cui si è realmente trovato a lottare costantemente in testa, dopo aver corso nei team di metà classifica Toro Rosso, Renault e McLaren.
"È vero che ho imparato molto anche l'anno scorso combattendo davanti. È diverso rispetto alla lotta a centro gruppo. Il livello di spinta è diverso, il livello di gestione, come vincere una gara, come fare una pole position, sono cose che non facevo da nove anni, otto anni dai tempi della World Series. Probabilmente è un'esperienza che mi farà bene per quest'anno, credo".
Sainz ha anche affermato che la nervosa F1-75 lo ha costretto ad "abbandonare" lo stile di guida regolare che lo ha contraddistinto durante le due stagioni in McLaren e poi nel 2021 in Ferrari.
"L'anno scorso è mancata la costanza, che era uno dei miei punti di forza come pilota. Qualunque sia la ragione, non avevo il feeling e il comfort della vettura. Ho abbandonato un po' quella consistenza che mi ha reso così forte negli anni della McLaren e nel mio primo anno con la Ferrari".
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