Dopo un 2022 estremamente al di sotto delle aspettative, addolcito dall'unica vittoria in Brasile, la Mercedes sta faticando anche in questo inizio di 2023. La W14, come la W13, non è al passo con le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez, ed è apparsa meno prestante anche di Ferrari e Aston Martin. Tanto da suscitare forti critiche nell'ambiente legato al team di tedesco e da portare lo stesso team a scrivere una lettera ai tifosi.
"A tutti i nostri fan. Il Bahrein ci ha ferito. Ha ferito ognuno di noi, che affronta ogni stagione determinato a lottare per i campionati del mondo. Ha fatto male alla squadra nel suo insieme, dopo aver dedicato così tanto lavoro a una macchina che non ha soddisfatto le nostre aspettative. E sappiamo che ha ferito anche voi, i nostri fan. La vostra passione e il vostro supporto sono così importanti per andare avanti e sappiamo che proviamo lo stesso dolore. La situazione che affrontiamo in questo momento è quella che nessuno di noi voleva, ma è quella che abbiamo. Questa è la realtà. E la domanda è semplice: cosa possiamo fare al riguardo e cosa faremo al riguardo?".
Nella lettera poi si illustra quali sono i piani delle Frecce d'Argento per il futuro prossimo e si chiede ai tifosi di supportare squadra e piloti senza lasciarsi andare a una critica poco costruttiva. Ma, al di là di questo, viene da chiedersi: cosa non ha funzionato negli ultimi mesi a Brackley? Ne ha parlato George Russell in un'intervista concessa ai colleghi di Racingnews365.com. Di seguito le sue considerazioni.
Secondo Russell la vittoria nella penultima gara della stagione 2022, a Interlagos, avrebbe portato la Mercedes ad insistere su un concetto che si sta confermando tutt'altro che competitivo.
"Sì, forse il Brasile ci ha portato su una strada un po' sbagliata. Ci ha dato l'impressione che stessimo lavorando bene e nella giusta direzione", ha detto il giovane britannico. Poi ha aggiunto: "E anche questo ha bisogno di essere analizzato, perché effettivamente eravamo migliorati durante lo scorso campionato. Soprattutto verso la fine, pensavamo davvero di aver scoperto qualcosa, e ritenevamo che la W14 fosse una versione più estrema della vettura. Ma chiaramente la direzione non era quella giusta".
Adesso, però, a Brackley sembrerebbero aver capito qual è la strada da percorrere. Ma il condizionale è d'obbligo. "Siamo abbastanza sicuri di cosa dobbiamo fare. Anche se penso che non ci sia mai una certezza al 100%. Se devo essere onesto, seduto qui dopo il Brasile, avrei detto: 'Sono sicuro al 100% che la strada che stiamo percorrendo sia quella giusta'. E probabilmente tutti voi nella stanza ci avreste creduto, guardando i progressi che avevamo fatto", ha spiegato Russell.
Infine ha concluso: "Qualcosa è cambiato durante l'inverno, la FIA ha cambiato le regole sul fondo. Probabilmente non l'abbiamo interpretate nel modo in cui hanno fatto gli altri. Abbiamo trascurato questo aspetto e non siamo dove vorremmo essere".
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