Della Sprint Race avvenuta ieri nel circuito di Baku, molti tifosi ricordano il contatto tra Verstappen e Russell e, soprattutto, le polemiche che ne sono conseguite. I due si sono scontrati anche nel parco chiuso, dove l'olandese si è lasciato andare a offese pesanti verso il suo avversario, e anche in vari incontri con i media. Parlando di questo incidente a Sky Sport, Davide Valsecchi ha sottolineato che ciò che stona in questa bagarre è il fatto che Verstappen per primo era così aggressivo al suo esordio.
Raccontando la dinamica, l'ex campione GP2 ha affermato: "Io sto dalla parte di Russell e sostengo la sua aggressività nell'entrata. Ha una partenza migliore e si trova così a sinistra. Verstappen tiene la posizione e ho pensato che così si poteva salvare, ma poi subito dopo all'interno compare ancora Russell che era leggermente indietro, la perde e c'è il contatto. Da qui il nervosismo di Verstappen".
Il giornalista è subentrato poi in difesa dell'inglese, rimarcando il fatto che l'olandese non può lamentarsi per un contatto al primo giro, specialmente quando era lui il primo ad essere aggressivo: "Bisogna ammettere che è il primo giro, sei in un cittadino e non tutti guidano una Red Bull. Il contatto ci sta, e Verstappen ha sempre fatto queste manovre e ha avuto questa aggressività quando aveva una macchina inferiore, non può certo iniziare a lamentarsi adesso"
"Ben vengano quelli come Leclerc, quelli come Russell che sfasciano i piani di chi si sente già campione perchè è questo il bello del motorsport", hanno poi detto all'unisono i membri della redazione di Sky, compresi Carlo Vanzini e Marc Genè.
A loro si è unito anche Roberto Chinchero, definito "molto politically correct" da Federica Masolin, la quale ha sottolineato così che questo sbilanciamento del suo collega la dice lunga sul comportamento del campione. "Max Verstappen non può lamentarsi, perchè ha fatto dell'aggressività il suo marchio di fabbrica", ha detto il giornalista. Ed è proprio questo che ci fa storcere il naso.
La Masolin ha lanciato poi la palla ai suoi colleghi, e in risposta Genè ha detto: "Verstappen è maturato, e non si ricorda come era al tempo. Questo fa parte della storia dello sport: sei il campione e devi gestire i titolo, ma poi arrivano dietro di te dei ragazzetti che non gestiscono niente e li rimproveri".
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