Giorgio Terruzzi è tornato con i suoi consueti podcast, nei quali discute delle ultime notizie dentro e fuori dalla pista. Nello spazio dedicato alla performance della Ferrari a Baku, non sono mancati gli elogi, ma nemmeno le critiche. La vettura, infatti, è migliorata molto rispetto a quella vista a Melbourne, ma la strada da fare è ancora lunga.
"Ferrari ha un piano di fioritura di questa macchina misteriosa che prevede un pacchetto di aggiornamenti che arriveranno da Miami fino alla Spagna, ma il massimo a cui possono aspirare è il secondo posto, e già mi pare dura", ha detto il giornalista. "Il discorso che ha fatto più volte Vasseur sul potenziale della macchina loro lo perseguono, però andare a prendere la Red Bull mi sembra un'impresa disperata. A Baku c'è stato qualche progresso attendibile sul fronte dell'aerodinamica, e in particolare un miglioramento nell' efficienza del DRS, che ovviamente Red Bull ha".
Tuttavia, Terruzzi ribadisce un aspetto degno di nota: "Quello che è degno sottolineare è il fatto che il progresso è stato nascosto: non è cambiato niente della vettura, non ci sono stati aggiornamenti, ma è migliorata. Questo è perchè hanno trovato un bilanciamento che prima non avevano avuto, e che è sempre stato un po' il tasto dolente di Maranello. Certo, Baku è una delle piste più facili del mondiale, è un rettilineo con due curve a gomito, ma comunque sembra che il disegno di base della vettura non è male. Se ci fossero stati Binotto e Sanchez magari andava ancora più veloce".
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